Negli anni settanta e ottanta ha avuto seguito anche da noi la cosiddetta "fantascienza sovietica", proposta un po' come risposta alla fantascienza americana che dominava il mercato. Ci rientravano autori anche di grande rilievo come i fratelli Strugatskij, Anatolij Dneprov, Ivan Efremov, in qualche misura anche Stanislaw Lem. Caduto il comunismo l'interesse per la fantascienza oltre cortina è scemato, anche se qualcosa è arrivato, come i romanzi di Dmitrij Gluchovskij o il fantasy gotico di Sergej Luk'janenko.
La casa editrice Future Fiction, sempre attenta alla fantascienza internazionale, pubblica ora un'antologia di autori russi moderni, intitolata Fioriranno i meli su Marte.
Il libro
La fantascienza sovietica – considerata per anni come l’unica valida alternativa a quella inglese e americana – è scomparsa da qualunque scaffale dopo il crollo dell’ex URSS (escluse alcune riedizioni di classici di Zamjatin, Bogdanov e Bulgakov oppure dei fratelli Stugarskij). In realtà, dopo il fenomeno del Cosmismo sovietico, il genere fantascientifico ha continuato il suo percorso di analisi e creazione di scenari futuri anche nella Russia odierna con ottimi risultati (basti citare il movimento dell’Onda Colorata). Il tutto però è rimasto invisibile a causa della mancanza di traduzioni da lingue diverse da quella inglese sia sul mercato italiano che su quello internazionale. Questa selezione – parziale e limitata ad otto racconti – intende colmare una lacuna di oltre 30-40 anni, nella speranza che altre autrici e altri autori di fantascienza russofona possano essere letti e scoperti in Italia.
Indice dei racconti
Il maggiordomo nero di Aleksandra Davydova
Il pilota di stagno di K.A. Teryna
L’emovilla di Ivan Naumov
Dichiarati pericolosi di Elena Michalkova
Dea di ferro della misericordia di Olga Cighirinskaya
Placenta di Dmitrij Boguckij
La memoria è una chiacchiera di Yaroslav Barsukov
Lux aeterna di Sergey Ignatev
Autori vari, Fioriranno i meli su Marte, Future Fiction, pagg. 170, euro 14.
3 commenti
Aggiungi un commentoSono ambientati tutti su Marte i racconti?
Negli anni 70, ricordo che a casa dei miei giravano un paio di raccolte di racconti di fantascienza sovietici.
Purtroppo quei libri, come molti altri, nel tempo sono andati perduti.
Ne ho solo vaghi ricordi e mi piacerebbe sapere se corrispondono al vero.
Rammento un racconto che parlava di un improvviso rallentamento del tempo, che anzi gradualmente pareva tendere ad arrestarsi. Da questo fenomeno risultavano esclusi due personaggi: uno con pulsioni positive, l'altro con indole negative (approfittava della situazione e provocava potenziali danni a terzi, tipo spingere a terra un ciclista ormai quasi pressoché immobile, immaginandone la sorpresa nel non sapere chi gli avesse fatto perdere l'equilibrio). Mi ricordo che il positivo, previdente, aveva aperto i rubinetti dell'acqua per fare il pieno, visto che tendeva a scorrere sempre più lentamente sino quasi a scendere come una melassa.
Poi, se non ricordo male, all'improvviso così come era comparso, il fenomeno cessava e tutto riprendeva la velocità normale.
Mi pare di rammentare un altro racconto con una guida che portava uno scienziato all'interno di una boscaglia dove vivevano degli esseri un po' pericolosi... tali Otarki credo. Insomma non finiva bene per entrambi ma la fine aveva un non so che di filosofico... tipo... in fondo gli Otarki sono poche centinaia... ma noi umani?
L'ho preso ed ho già letto il primo racconto: breve, tutto sommato carino (ma niente di che intendiamoci)... mi ha ricordato un episodio di oltre i limiti* la serie erede di ai confini della realtà*.
questo episodio
(Marte non c'entra niente, direi...)
(*ma quanto erano belle quelle serie tv... !! cavolo mi mancano... confronto poi a quelle "moderne"... sigh...)
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