Quella che vi stiamo dando potrebbe essere, con larghissimo distacco, la più importante notizia che abbiamo mai dato.
Per oggi era stato annunciato un annuncio importante di carattere astronomico, che sarebbe stato rivelato alle 17 ora italiana. Ora, quando noi fantascientifici sentiamo parlare di "annuncio importante" pensiamo regolarmente a cose così grandi che, inevitabilmente, poi veniamo delusi quando scopriamo trattarsi solo di, per dire, tracce che fanno supporre la presenza di acqua su Marte, foto di buchi neri, scoperta di onde gravitazionali. Poi, per carità, alla fine ci entusiasmiamo anche noi. Facendo notare questa cosa a Licia Trosi, ieri, lei che già sapeva ci aveva risposto "questa volta vale la pena, vedrete". E caspita: aveva ragione.
Cosa hanno scoperto
Secondo l'annuncio, che riguarda i risultati di uno studio pubblicato su Nature Astronomy, un gruppo di astronomi ha rilevato tracce di fosfina nell'atmosfera di Venere. Una sostanza che viene considerata un chiaro indicatore della presenza di vita, perché, soprattutto in quelle proporzioni, per quanto ne sappiamo viene prodotta solo da batteri.
La ricerca non è stata casuale: gli astronomi avevano individuato macchie più scure negli strati nuvolosi di Venere che, secondo un'ipotesi, avrebbero potuto essere gigantesche colonie di batteri. Per cercare conferme sono state cercate sostanza che potessero confermare che si trattasse di forme di vita, e la scelta è caduta sulla fosfina.
Le ricerca è stata condotta con i radio telescopi Atacama Large Millimeter Array in Cile e James Clerk Maxwell Telescope alle Hawaii, strumenti che rilevano le onde radio emesse dai corpi celesti verso cui sono puntati. Analizzando la grande mole di dati raccolti i ricercatori hanno trovato una concentrazione di fosfina che oscillava tra le 5 e le 20 parti per miliardo nell’atmosfera venusiana, molto più di alta di quella rilevabile nell’atmosfera terrestre.
La prudenza è d'obbligo
Abbiamo voluto dare un titolo a questo articolo senza punti di domanda, ma la prudenza è d'obbligo. Le rilevazioni andranno confermate, e anche così non c'è la certezza assoluta che l'origine della fosfina sia per forza una forma di vita.
C'è un modo per saperlo però: andare a vedere. Occorrerà inviare una sonda che prelevi campioni da queste "macchie scure" e li analizzi, o magari, più complicato, li riporti sulla Terra.
Venere resta comunque un pianeta difficilissimo, con una temperatura e un'acidità al suolo che rendono impossibile atterrare anche per una sonda automatica. L'ipotesi quindi è che la vita si sia sviluppata non a terra ma nell'atmosfera.
Cosa significa
Un lettore di fantascienza capisce al volo cosa potrebbe significare una scoperta del genere. A oggi avevamo conoscenza di un solo pianeta dove si era sviluppata la vita: il nostro. Non eravamo in grado quindi di fare ipotesi sulla diffusione della vita nell'universo: poteva trattarsi di un fenomeno universale come di un caso fortuito verificatosi solo qui, per una catena unica di circostanze.Se è vero che c'è vita su un pianeta difficile come Venere, è chiaro che la nostra lancetta si sposta decisamente verso il primo estremo, e possiamo quindi aspettarci un universo brulicante di vita. E a quel punto, perché no, anche intelligente.
30 commenti
Aggiungi un commentoVia i gassosi, via il dolore. Immagino via pure i pianeti declassati a planetoidi, sennò come si fa? Che non è che su Plutone abbiamo fatto atterrare molta roba, eh?!
Sia NASA che ESA hanno finanziato lo sviluppo di circuiti digitali per realizzare dei processori (molto semplici) in carburo di silicio (SiC) con l'obiettivo di sviluppare componenti elettronici che possano funzionare ad oltre 600 gradi celsius (sulla superficie di Venere la temperatura sta sui 500 gradi celsius e passa) in modo da avere dei lander e dei rover in grado di operare almeno per qualche settimana sulla superficie venusiana.
Spero che abbiano successo, perchè in caso contrario sarebbe molto difficile dare un occhiata come si deve a cosa c'e' su Venere.
Sempre in attesa di verifiche sulla quantità di fosfina realmente presente nell'atmosfera venusiana (già rivista al ribasso), un nuovo studio ipotizza che potrebbe essere dovuta ad attività vulcanica:
https://www.sciencealert.com/that-phosphine-on-venus-could-be-volcanogenic-after-all
[...]if vented by way of explosive volcanism, phosphide in Venusian magma can be converted into phosphine via reactions with the sulfuric acid in Venus' atmosphere.
Surface features on Venus are suggestive of recent volcanism; sulfur dioxide, a gas that can be volcanogenic, has been detected in the Venusian atmosphere. Using these and other studies, the researchers found there can indeed be sufficient volcanic activity on Venus to produce the observed abundances of phosphine.
Of course, the phosphine detection itself is still the subject of a lot of debate and is yet to be confirmed by another instrument.
Romanzo di riferimento: Il gradino di Venere di David Grinnel.
Un romanzo del 1970 dedicato a Venere, veramente bello.
Ah, Donald Wollheim! Sulla trama però trovo solo poche righe.
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