DAD: acronimo che abbiamo sentito spesso nei giorni scorsi, soprattutto chi ha figli, e che sta per "didattica a distanza", l'equivalente del remote working (o "smart", come si dice in Italia) per gli studenti. Un modo di fare scuola che ha in parte salvato l'anno agli studenti italiani, costretti a casa fin da marzo, pur tra molte difficoltà anche legate all'arretratezza italiana nell'informatica.
In questo corto, in bianco e nero, girato dal regista californiano Tanuj Chopra, autore anche di diversi film uno dei quali presentato all'importante festival Sundance, si parla di un progetto per qualcosa di simili, ma si va più in là. Gli studenti vengono stimolati a creare progetti che poi la società può decidere di sfruttare commercialmente.
Ma nonostante l'approccio ultratecnologico resta vivo il rapporto umano tra docente e studente. Che forse è davvero la chiave per ottenere che le persone diano il meglio.
Nella parte della docente la brava Rebecca Hazlewood, vista in varie serie tv tra cui The Good Place; nella parte della studentessa l'esordiente Sarika Sanyal.
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