In un’intervista a Entertainment Weekly, Christopher Nolan ha dichiarato a proposito di Tenet, il film con cui simbolicamente l’industria cinematografica mondiale è ripartita dopo il lockdown dovuto all’emergenza sanitaria del Covid19:
Questo film non è un film sui viaggi nel tempo. Si occupa del tempo e dei diversi modi in cui può funzionare. Senza fare una lezione di fisica, ma l'inversione è questa idea di cose che hanno avuto la loro entropia invertita, quindi scorre indietro nel tempo, rispetto a noi.
Undicesimo lungometraggio per il regista della Trilogia di Batman, Tenet ha per protagonista John David Washington, che nel film chiamato solo come il “Protagonista”, Robert Pattinson che recita nei panni di un personaggio di nome Neil, mentre Kenneth Branagh interpreta un “malvagio oligarca russo” e Elizabeth Debicki interpreta sua moglie.
Il titolo del film si riferisce all'organizzazione di spionaggio in cui viene reclutato il personaggio di Washington e fa riferimento al famoso quadrato del Sator, una ricorrente iscrizione latina compsota da cinque parole: SATOR, AREPO, TENET, OPERA, ROTAS. Nel film Tenet è, come abbiamo detto, un organizzazione di spionaggio, mentre Sator è il nome del personaggio, il cattivo per capirci, interpretato da Branagh. Tenet, come tutta la frase del quadrato di Sator, dà luogo a un palindromo, vale a dire una frase che rimane identica se letta da sinistra a destra e viceversa.
Come dice un personaggio del film nel trailer:
Quello che posso darti è una parola: Tenet, aprirà le porte giuste e anche alcune sbagliate. Usala con cautela!
A proposito del film Nolan ha sottolineato che: “Credo che di tutti i film che ho fatto questo sia forse quello più orientato verso l'esperienza del pubblico, l'esperienza sul grande schermo. È un film in cui l'immagine e il sonoro devono essere assaporati al cinema su un grande schermo e siamo davvero molto elettrizzati per il fatto che possiate vedere quello che abbiamo fatto. In passato abbiamo fatto dei grandi film, ma in questo l'ampiezza globale e il livello di azione va oltre qualsiasi cosa abbiamo mai tentato prima. Credo che ad aiutarci a raggiungere questo livello sia stata l'esperienza ricevuta dagli action che abbiamo fatto in passato.”
Come è noto, Il regista di Inception è un patito dei film della saga di James Bond e Tenet sembra quasi una sorta di prova generale per un film sull’agente più famoso del cinema mondiale.
La trama del film, infatti, ci racconta del reclutamento di un agente e della sua assegnazione un importante compito: fermare quella che potrebbe rivelarsi come un'apocalisse planetaria, una minaccia peggiore dell'Armageddon nucleare. Ma in questa ardua missione non sarà solo, in suo aiuto accorrerà un partner e una sua vecchia conoscenza. L'unico modo per salvare il mondo sembra essere racchiuso in una misteriosa parola, Tenet. Per fronteggiare la minaccia globale, infatti, i due agenti speciali dovranno svolgere le loro azioni in qualcosa al di là del tempo reale.
È un film di spionaggio che ha a che fare con una minaccia globale per il mondo", ha confermato Branagh a Entertainment Weekly. “Un olocausto nucleare non è il più grande disastro che potrebbe accadere alla razza umana. Tenet discute di una possibilità ancora peggiore, ed è avvolto in questo trattamento sbalorditivo del tempo che continua le preoccupazioni di Chris Nolan nei film che risalgono a Memento, attraverso Interstellar e Inception.
Come nei migliori film di James Bond e di spionaggio in generale, anche Tenet si svolge in numerose parti del mondo. Le riprese del film si sono svolte in sette diversi paesi: Estonia (a Tallinn), Italia (in Costiera Amalfitana), Regno Unito (a Londra), Norvegia (a Oslo), Danimarca (a Rødbyhavn), India (a Mumbai) e Stati Uniti (nella zona di Los Angeles).
Anche Tenet, come quasi tutta la filmografia di Nolan, è un rompicapo e non a caso i film del regista si amano o si odiano, ma una cosa è certa: il cinema di Nolan ti costringe a riflettere e questo non è poco in un industria cinematografica che ormai punta solo all’effetto blockbuster.
Tutto il cinema del regista di Memento ruota attorno a tematiche quali: che cos’è la realtà? Qual è la nostra identità come individui e come comunità? Quale ruolo ha il tempo e come controlla la nostra vita?
Domande che sono sicuramente molto fantascientifiche e che sono presenti anche in quest’ultimo film che può essere a tutti gli effetti definito come una spy story fantascientifica.
Così come fantascientifico, nello specifico distopico, può definirsi il momento che stiamo vivendo con la pandemia del Covid19 che ha non solo posticipato più volte l’uscita di Tener, ma ha letteralmente fermato l’industria cinematografica, cosa che Nolan non ha mancato di ricordare: “Ovviamente, questa non è l'uscita che immaginavamo quando stavamo girando il film. Ma poi, il mondo non è come avevamo immaginato che sarebbe stato quando abbiamo realizzato il film e abbiamo dovuto adattarci come tutti gli altri. Sono solo molto, molto contento che il pubblico di tutto il mondo stia andando a vedere il film, perché, per me come regista, il film non è finito finché il pubblico non lo vede e ne parla."
Scritto e diretto da Nolan, il film è stato realizzato con un mix di IMAX e pellicola in 70mm e prodotto da Emma Thomas (moglie del regista) e Nolan. La squadra creativa che ha lavorato dietro le quinte comprende il direttore della fotografia Hoyte van Hoytema, lo scenografo Nathan Crowley, la montatrice Jennifer Lame, il costumista Jeffrey Kurland, il supervisore degli effetti visivi Andrew Jackson e il supervisore degli effetti speciali Scott Fisher. La colonna sonora è opera del compositore Ludwig Göransson.
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