Avevo voglia di leggere un saggio che trattasse l’argomento “nerd”, un desiderio stimolato dall’interesse sociologico e soprattutto dall’empatia che provo per questa community (che è anche una subcultura), con la quale condivido da sempre legami costanti e di “forza variabile”.
E’ stato sufficiente leggere il sommario “minimal” di Guida all’immaginario Nerd per scegliere questo testo, fra i vari titoli pubblicati negli ultimi anni proprio sul mondo nerd/geek, tra i quali ricordiamo anche Generazione Nerd pubblicato dalla Mimesis.
Tutti testi utili per approfondire un argomento molto attuale. La Guida all’immaginario nerd è un saggio interessantissimo, pubblicato dalla casa editrice bolognese Odoya, e scritto a più mani da Alessandro Lolli, Fabrizio Venerandi, Gregorio Magini, Irene Rubino e Jacopo Nacci. Gli autori che condividono un rapporto stretto e costante con la “nerdiness” (o nerditudine).
Ma che cos’è la nerditudine? Dopo aver letto questa guida, la definirei come l’attitudine e abitudine a ricercare, consumare e in alcuni casi a produrre prodotti culturali legati a specifici immaginari collettivi (fantascienza, fantasy, horror, ecc.) declinati su vari media (libri, fumetti, film, giochi di ruolo e videogiochi) strettamente legati con l’evoluzione dell’informatica dall’epoca d’oro degli anni ottanta. E poi con il poderoso sviluppo del Web dagli anni novanta a oggi.
Il libro è un vero e proprio viaggio nei territori dell’immaginario nerd, un’esplorazione avvincente, resa tale dalla guida esperta e sicura dei suoi autori, ognuno dei quali affronta un tema di cui è specialista. Passiamo così dall’eccezionale capitolo d’apertura dedicato alla storia dell’informatica scritto da Fabrizio Venerandi, che racconta l’avvento dei primi PC di massa tra i quali il Commodore 64 e lo ZX Spectrum Sinclair, agli universi pixelati dei videogiochi come il mitico Ghosts’ n Goblins della Capcom, senza dimenticare l’adozione dei linguaggi di programmazione, primo fra tutti il Basic.
L’esplorazione nei territori dell’immaginario e della cultura pop lì presente con le sue implicazioni psico-sociali, non può fare a meno di rievocare Il Signore degli Anelli, film mitici come Wargames di John Badam, i libri game e le immortali scatole rosse, blu e turchesi contenenti le regole base e avanzate di Dungeons&Dragons. Naturalmente non mancano i riferimenti ai prodotti culturali made in Japan e ai suoi eroi (Gundam, Mario Bros, Kenshiro, Dragonball, ecc.) che insieme ai supereroi occidentali della Marvel, DC e Bonelli influenzarono i valori e le visioni del mondo di molti giovani nati negli anni ’70 e ’80 (incluso chi scrive).
Ogni capitolo di questo “saggio-guida” è corredato da numerose schede di approfondimento su particolari argomenti, come quelle dedicate all’evoluzione delle avventure grafiche; le schede sono state curate anche da autori diversi, rispetto a quelli già citati. Il libro contiene inoltre numerose immagini dell’epoca, che rievocano momenti indimenticabili e che susciteranno in qualche quarantenne un po' di nostalgia.
Se cercate un ottimo libro, anzi una vera e propria guida per esplorare l’universo nerd, oppure se volete riavvolgere il nastro delle vostre vite per rivivere momenti andati e che forse non ritorneranno più, la Guida all’immaginario nerd è la scelta giusta per ogni lettore interessato a conoscere, o a riconoscersi, in questa vasta community globale.
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