Dopo il grande successo di Strani Mondi dell’anno scorso, arriva in edicola il secondo volume Millemondi di Urania interamente dedicato agli scrittori italiani, che conferma appieno l’ottimo momento per la fantascienza italiana. L’antologia ha per titolo Distòpia, che come ha spiegato il suo curatore Franco Forte, editor a capo delle collane fantastiche e fantascientifiche della Mondadori e non solo, è allo stesso tempo un titolo, ma anche il genere tematico scelto per costruire il volume. La raccolta, inoltre, presenta un mix di scrittori con una solida carriera alle spalle e altriche si sono affermati negli ultimi anni. Quest’anno, poi, si aggiunge l’aver scelto un argomento guida forte, la distopia per l’appunto, che, come spiega Carmine Treanni nella sua postfazione, ha radici letterarie solide e sta riscuotendo sempre più successo a livello mondiale. L'illustrazione di copertina, come per tutte le pubblicazioni legate alla collana Urania, è di Franco Brambilla. Ripercorriamo, insieme, dunque le storie dell’antologia, molto variegate per contenuti e stili.
Hector di Paolo Aresi racconta in maniera essenziale e drammatica la vicenda di un androide creato per scavare in una miniera su Plutone, per estrarre il marzio, un materiale capace di interfacciarsi con l’antimateria. Nel giro di poche pagine assistiamo all’evoluzione e alla presa di coscienza del protagonista alla ricerca della propria origine.
Cogito ergo sum di Valeria Barberaè ambientato in una realtà completamente virtuale, nella quale le persone vengono inserite dopo aver abbandonato i loro corpi. Questa scelta drastica è stata presa dopo l’epidemia di covid19 che ha estinto quasi interamente la razza umana. Il racconto si divide in 14 capitoli brevi che formano una struttura quasi simile ad un mini romanzo. Gli ultimi capitoli sono un crescendo continuo di emozioni, con il virus che potrebbe trasformarsi in qualcosa di diverso…
Ninfe sbranate di Francesca Cavallero è una interessante contaminazione tra noir e cyberpunk. In una società in cui i corpi possono essere rigenerati con una droga chiamata SOKAR, si scatenano lotte cruente tra Stato e varie fazioni criminali.
Yamapurì di Alberto Cola è uno dei racconti più interessanti della raccolta. Basato sia per tema che per forma sulla filosofia indiana, si snoda attraverso cinque incarnazioni divise per capitoli. Ma anche tutta l’ambientazione è un interessante incrocio di futurismo e cultura indiana. Nomi dei protagonisti che rimandano a Thomas Ligotti, come Il Sognatore Cieco e Il Signore degli Orfani. Molto belli anche gli inserti in stile Watchmen estratti di riviste scientifiche, poesie e pensieri filosofici di questa nuova società post apocalittica.
Il Distillatore di Milena Debenedetti è un riuscitissimo mix di spionaggio e sf urbana in stile Blade Runner. I personaggi vivono una vita di seconda mano, non avendo nessun ricordo della vita vera (la nostra). Tramite impianti vengono creati dei distillati schematici per riassaporare almeno in parte il passato. Un gruppo di rivoluzionari tenterà di risvegliare a tutti i costi l’umanità da questa realtà fatta solo di sogni cybernetici.
In Al servizio di un oscuro potere, Giovanni De Matteo immagina una società dominata da tre grandi stati, specchio delle zone est, ovest e centro del mondo. Il protagonista, Bogdanov, è uno Stalker, un esploratore delle zone contaminate dopo il conflitto atomico. Impossibile non pensare all’omonimo film di Tarkowskj che tra l’altro ho rivisto recentemente. Viene assunto per rintracciare una ragazzina per oscuri motivi. Diventerà, suo malgrado, un detective sui generis.
In Negli occhi di chi comanda di Linda De Santi troviamo un mondo non troppo dissimile dal nostro, basato quasi completamente solo sulle apparenze e non sul merito, ma spinto in chiave parodistica verso estreme conseguenze. Con un mix di sostanze genetiche legali si può migliorare ogni aspetto fisico e mentale. Restando su un punteggio medio intorno al 50% si accede ai servizi minimi come sanità e università. Ma al disotto della soglia si rischia di sprofondare nei senza casta, isolati e senza diritti, in caverne sotterranee multilivello. Ma forse, una volta persa ogni battaglia, si arriva alla vera libertà…
La fredda guerra dei Mondi di Valerio Evangelisti dimostra ancora una volta l’abilità dell’autore italiano più famoso nel campo del fantastico tout court. Il creatore di Emerich si diverte e ci fa divertire con un tono frizzante, che richiama il sense of wonder dell’epoca d’oro della fantascienza. Pochi elementi ben miscelati e il lettore entra in un meccanismo dal quale è impossibile staccarsi. Protagonista un ladro francese soprannominato Il Reverendo. Per la maggior parte del racconto seguiamo le sue avventure pensando che tutto ciò non c’entri niente con la distopia e la sf. Fino a quando non assistiamo ad una rapina a casa di un politico. Se il lettore pensa a questo punto di intuire dove andrà a parare il tutto verrà smentito, grazie soprattutto ad un finale che intreccia thriller e fisica quantistica… Divertimento allo stato puro!!!
Cosa succederebbe in un mondo in cui prima di ogni incontro con qualunque persona sapessimo tutto di lei? Prova a spiegarcelo M. Caterina Mortillaro in Facciamo Venerdi?, obbligandoci a riflettere sull’eterno dilemma filosofico fra le emozioni che si provano verso l’Altro, il non conosciuto e quelle che si ottengono dalla sicurezza di sapere quasi tutto quello che ci circonda.
Scrivere distopie di Simonetta Olivo è una interessante mis en abyme incentrata sullo scrittore Antonio Cavalloni. Uno dei racconti più freschi della raccolta, frizzante e straniante al punto giusto. Tutto ruota intorno al tentativo di scrivere un racconto di fantascienza che tarda ad arrivare. Assistiamo, così, ai retroscena quasi parodistici del mondo editoriale. Il racconto non viene fuori ma le sorprese per i lettori non mancano…
Giampietro Stocco è uno degli autori italiani più seguiti e amati. E dimostra per l’ennesima volta il perché con Lilia (Un’estate) questa storia intimistica e spietata.
Un uomo solo, l’ennesimo incontro in chat… La fantascienza nella prima metà del racconto rimane di sfondo, il tono è molto soft. Ma l’accelerazione verso il thriller politico è dietro l’angolo: una società dispotica governata da due Leader, una sorveglianza totale dei cittadini. E un finale tra i più tragici degli ultimi tempi.
Nicoletta Vallorani è oramai un punto di riferimento da anni e conferma sempre la sua classe. In questo Tranne la pelle ritroviamo tutta la carica politica e filosofica dei suoi lavori migliori. Storia di colonialismo post umanistico nello spazio. Ma se uno di questi pianeti non fosse d’accordo? Le risposte le troverà Lilith, la protagonista, insieme ad una nuova coscienza e forse un nuovo stadio evolutivo. Perfetto.
E chiudiamo con Seocrazia di Andrea Viscusi, esperimento molto interessante a livello formale, soprattutto per quanto riguarda il significante, composto da un linguaggio barocco con vari simboli estrapolati dai social che quasi coprono completamente la pagina…
In cocnlusione, una bella antologia che conferma l'ottimo momento creativo degli autori italiani.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID