All’inizio c’è stato solo un annuncio: nel giugno del 2018, il presidente Donald Trump comunica la nascita di una nuova forza armata denominata Space Force, che si sarebbe occupata di dare corso alla politica in materia di Spazio dell'amministrazione americana. Tale forza nasce ufficialmente il 20 dicembre 2019. Netflix coglie la palla al balzo e chiede al comico Steve Carell se vuole fare uno show che si chiama Space Force. A sua volta Carell chiama Greg Daniels, già osannato shorunner della serie TV The Office, chiedendo se è interessato a creare un nuovo show che si sarebbe dovuto chiamare Space Force. Daniels accetta e Netflix annuncia la serie, di cui però non c’è nulla, se non il titolo.

Greg Daniels ricorda così l’atto di creazione di Space Force, nel corso di un’intervista a Collider.com:

Beh, abbiamo visto il video dell'annuncio e la cosa più divertente al riguardo, penso, era che c'era un generale fuori dall’inquadratura della telecamera a cui veniva fatto riferimento come il ragazzo che si sarebbe occupato della cosa. Abbiamo subito iniziato a immaginare quanto sarebbe stato difficile “la missione” per questo Generale, perché “la missione” era il ritorno sulla luna entro il 2024. Il che è incredibilmente audace. Richiede un'enorme quantità di know-how scientifico, creatività e flessibilità. Senza dimenticare, la pressione da parte dei politici. Nel immaginare un tale compito, ci siamo messi al lavoro (con Carell) e abbiamo iniziato a descrivere quale tipo di persona sarebbe stata all'altezza di un compito del genere.

Nato a New York, il 13 giugno del 1963, Daniels ha iniziato la sua carriera di sceneggiatore entrando nel team degli scrittori del pluripremiato show Saturday Night Live (1987–1990), uno dei grandi successi della televisione americana, Poi, nel 1993 è stato ingaggiato come sceneggiatore per il cartoon The Simpson, divenendone uno degli autori di punta, a partire dalla quinta stagione.

Dal 1997 al 2009, ha co-creato e scritto la serie King of the Hill e nel 2005 ha sviluppato The Office, remake americano dell'omonima serie cult britannica, di cui è stato anche show runner, produttore esecutivo, regista e scrittore. Nel 2020, oltre a Space Force, ha ideato, con Robbie Amell e Andy Alloa, la serie Tv di fantascienza Upload, mandata in onda da Amazon Prime Video.

A proposito del personaggio principale, il generale Mark R. Naird interpretato da Steve Carell, e dell’atmosfera che intendeva dare a Space Force Daniels ha voluto precisare che:

Volevamo dirlo dal punto di vista dell'esercito e creare un personaggio con cui ti identifichi. Volevamo anche rendere giustizia sia ai buoni valori militari di integrità, sacrificio di se stessi, ecc., sia ai valori ispiratori dell'esplorazione spaziale. Perché le missioni Apollo erano un punto culminante della storia americana ed erano così stimolanti per tutti, non solo per gli americani. Neil Armstrong fece un piccolo passo per un uomo, ma un grande passo in avanti per l'umanità. Si trattava davvero di guardare le cose dal punto di vista di tutti gli esseri umani. L’obiettivo era includere questo spirito ed essere allo stesso tempo una commedia. Ma sono consapevole – ha concluso lo scrittore – che una persona integra dell'esercito dovrà negoziare con molte persone diverse, con caratteri anche opposti al suo. Ci saranno politici che non capiscono cosa sta accadendo e sono solo più preoccupati delle apparenze e della politica. Ci saranno scienziati che sono difficili da capire, brillanti e arroganti, ma anche stravaganti. E così via…

Non è un caso, come ha confessato lo stesso Daniels, che una delle fonti di ispirazione dello show è stato il film di Stanley Kubrick Il dottor Stranamore – Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba (Dr. Strangelove or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb), noto più semplicemente anche come Il dottor Stranamore del 1964, ma anche film come Apollo 13 (1995) di Ron Howard.

La serie, tuttavia, si regge molto sui due principali personaggi, da un lato il rigido e ligio alle regole generale Naird (Carell) e il Dr. Adrian Mallory, interpretato John Malkovic, dandy e compassato capo scienziato della missione. La mentalità militare da un lato e quella scientifica dall’altro.

A proposito di Malkovic, Daniels è stato molto entusiasta di poterlo avere nella serie.

Siamo stati molto fortunati – ha affermato lo sceneggiatore e creatore di Space Force – ad avere John Malkovich. Quello che è successo è stato che Netflix ha annunciato lo spettacolo prima che avessimo una sceneggiatura, cosa che è stata un po 'snervante. Ma il fatto straordinario è stato che l'agente di John Malkovich chiamò e disse: “Ehi, Malkovich ha visto l'annuncio e gli piacerebbe far parte della serie.” Quindi siamo stati in grado di scrivere il suo personaggio pensando a lui sin dall'inizio, il che è stato un gran bel vantaggio.

Sull'alchimia Carell-Malkovich il regista ha sottolineato quanto sia stato funzionale alla riuscita della serie stessa.

È stato davvero bello poter contare su un attore della statura di Malkovich. Con cui Steve ha interagito magnificamente. Mentre stavamo lavorando al primo episodio, ricordo di essere stato sul set e di avere avuto un'intuizione: la loro relazione doveva essere un po' come quella che esiste tra due nazioni avversarie e ho pensato che forse se possono essere amici, c'è speranza per il resto dell'umanità.

Anche il lavoro con gli altri attori è stato per Daniels efficace e gratificante.

“Parli con gli attori, cerchi di conoscere chi sono le persone, provi a inserire alcune delle loro caratteristiche nei personaggi che interpretano. Penso che sia quello che fanno gli attori, perché agli attori viene assegnato un personaggio e quindi parte del lavoro dell'attore è quello di entrare nella propria esperienza e capire come possono relazionarsi con il personaggio. Quindi provi ad aiutarli in questo, e fai parte di quel processo per renderli più realistici e farli sentire veri e propri personaggi tridimensionali.