È scoppiata una guerra interna nella galassia di Alien, ma non ci riferiamo alla trama dei film, bensì a ciò che sta succedendo in questi giorni intorno a un franchise che come sapete di recente è passato alla Disney insieme a tutta la Fox, per cui eccovi i tre eventi principali che hanno potenzialmente riacceso i motori della saga.
Un sacco di miglia
Ridley Scott, anche produttore della saga, non si arrende: anche se Alien: Covenant (il secondo prequel di una saga il cui numero preciso previsto continua a cambiare) aveva incassato 240 milioni nel mondo a fronte di un budget di 97 e in generale era stato poco apprezzato dai fan e dalla critica (ma siete liberi di dirci il vostro parere), in una intervista del 29 maggio con il Los Angeles Times era tornato a dichiarare
Ci sono ancora molte miglia che si possono fare nella saga di Alien, ma devi saperti ri-evolvere.
E prosegue dicendo che mentre dirigeva il primo film, la domanda che si poneva era perché una creatura del genere era stata creata e perché viaggiava in quello che lui considerava una nave da trasporto da guerra:
Qual'era lo scopo della nave e delle uova, questa è la domanda da farsi: chi, perché e a che scopo.
Non ci sono ancora notizie ufficiali su un possibile terzo capitolo prequel, ma se dobbiamo dare retta a Covenant il chi è il replicante David (Michael Fassbender, X-Men: Dark Phoenix) e il perché è che è molto arrabbiato con il suo creatore, il dottor Peter Weyland (Guy Pearce, Bloodshot).
Sigourney Weaver
L'11 giugno arrivava Sigourney Weaver, la quale in una intervista con Empire rivelava che un anno e mezzo fa aveva ricevuto un trattamento di cinquanta pagine direttamente da Walter Hill, il produttore storico della saga con la sua Brandywine Productions (nonché regista di film come I guerrieri della notte, 48 ore e I guerrieri della palude silenziosa, nessun legame con il titolo precedente). Il trattamento era a tutti gli effetti un quinto capitolo delle avventure di Ellen Ripley, ma l'attrice non aveva riposto molto fiducia nel progetto:
Ridley è andato in un'altra direzione. Forse Ripley ha fatto il suo tempo e merita di riposare.
Walter Hill
Ma il produttore non si arrendeva e il 15 giugno rivelava a Syfy Wire che non solo il trattamento esisteva, ma che lo aveva scritto insieme al secondo dei tre produttori della saga originale, David Giler (il terzo è Gordon Carroll, morto nel 2005) e aggiungeva la foto che vedete qui sopra, dove la celebre frase di lancio "nello spazio nessuno può sentirti urlare" diventa "nello spazio nessuno può sentirti sognare", seguita da due citazioni:
Tutto quello che vediamo, quel che sembriano, non è che un sogno dentro un sogno
Edgar Allan Poe
La guerra è inferno
Tecumseh Sherman
Il secondo era un generale durante la guerra di secessione americana, nonché uomo d'affari e educatore, la cui visione dei confederati era di fare terra bruciata e guerra totale contro di loro.
E su tutti aleggia ancora il fantasma di quell'Alien 3 proposto qualche anno fa dal regista Neill Blomkamp (District 9) bloccato sul nascere da Scott che non voleva interferenze con i suoi prequel ma di cui tutti i fan della saga parlano ancora oggi.
Qualcosa si muove nella galassia di Alien, voi cosa preferireste, continuare il viaggio nel passato o andare avanti nel futuro?
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