George Lucas è una specie di "Grande Fratello" in grado di plagiare milioni e milioni di menti in tutto il mondo? La notizia è senza dubbio di quelle che colpiscono e, malgrado abbia tutto l'aspetto di una cospirazione uscita dritta dalla trama di un episodio di X-Files, le accuse rivolte al regista americano sono autentiche e, cosa ancor più importante, giunte da fonti considerate "autorevoli".

Responsabili della notizia che in questi giorni sta facendo il giro del mondo sono Micheal Norton e James Woodword del dipartimento di neurobiologia dell'Università W.L.A. di Los Angeles, secondo i quali all'interno di Star Wars: Episodio II - L'Attacco dei Cloni ci sarebbero sequenze in cui le frequenze luminose raggiungono un'intensità e un ritmo tali, da corrispondere alle frequenze e ai ritmi con cui il cervello trasmette le informazioni a determinate aree periferiche della corteccia. Questo particolare effetto sul cervello verrebbe innescato soprattutto dalle immagini del duello finale tra Obi-Wan, Anakin e il Conte Dooku dove, nel buio, lo spettatore viene colpito dai ripetuti lampi di luce colorata delle spade, con incroci e rotazioni multiple. Secondo Norton e Woodword, il ritmo e l'intensità dei lampi ecciterebbero il sistema limbico in un modo molto simile al metodo di manipolazione del subconscio conosciuto come "Mind Control".

Ma questa "radiazione di fondo", com'è stata battezzata dai due studiosi, non sarebbe limitata a qualche scena, bensì pervaderebbe l'intero film, facendo sorgere interrogativi inquietanti rispetto a un possibile meccanismo di dipendenza che il film potrebbe far insorgere negli spettatori o ad eventuali rischi di epilessia cui i medesimi spettatori potrebbero essere esposti, secondo meccanismi analoghi a quelli già riscontrati nei videogiochi. Sulla scorta degli studi di energetica ispirati dagli esperimenti di Nikola Tesla, Norton e Woodword, peraltro stimati ricercatori spesso utilizzati anche dall'FBI, sono partiti dalle conoscenze del progetto "Mind Control" promosso dall'OSS e dalla CIA a metà degli anni Cinquanta per giungere alle loro clamorose affermazioni, le cui verifiche e conseguenze sono attualmente allo studio di un pool di ricercatori della W.L.A.

E intanto il regista che ne dice? Le dichiarazioni ufficiali da parte della Lucasfilm per ora sarebbero state molto prudenti e si sarebbero limitate a ricordare una recente scoperta nel medesimo campo, secondo cui sarebbe stata riscontrata una presenza "subliminale" anche nella struttura nel Giudizio Universale della Cappella Sistina. Come dire, se l'ha fatto Michelangelo...