Finalista al Premio Urania qualche anno fa col romanzo Il nastro di Sanchez, poi uscito per Delos Digital (e seguito da altri due libri a completare una trilogia), Giovanna Repetto fa parte della folta pattuglia di autrici che stanno rinnovando la fantascienza italiana negli ultimi anni. Ora in Alia Arcipelago, la collana di CS Libri curata da Silvia Treves e Massimo Citi, esce La mappa dei gesti possibili, una piccola antologia contenente un romanzo breve e un racconto lungo.
Il libro
Esiste una mappa dei gesti possibili, che va molto al di là delle nostre previsioni.
Conosciamo i gesti che ci sono abituali e che danno alla nostra vita un ritmo rassicurante.
Altri gesti ci sono noti perché fanno parte di un corpo di regole e norme.
Sappiamo eseguire il gesto prescritto. Sappiamo anche trasgredire, ma immaginiamo la trasgressione come l’esatto contrario della regola.
La mappa dei gesti possibili è molto più ampia.
I personaggi di queste storie sono gravati da un destino già definito, a cui devono adeguarsi. Pare che l’unica alternativa sia una rovinosa trasgressione. Però, fra il successo e il fallimento, c’è il respiro di quel grande spiraglio che si chiama possibilità.
Fra i poli opposti di obbligo e libertà, si apre l’ampia mappa dei gesti possibili.
L'autrice
Giovanna Repetto, nata a Genova e residente a Roma, esercita la professione di psicologa e si occupa di problematiche legate alle dipendenze patologiche.
È redattrice della storica rivista letteraria online Il Paradiso degli Orchi fin dalla sua fondazione.
Ha pubblicato per Moby Dick i romanzi La banda di Boscobruno (1999, premio Selezione Bancarellino), Palude, abbracciami! (2000, premio Navile Città di Bologna). La gente immobiliare (2002) e Cartoline da Marsiglia (2004), e per Gargoyle L'alibi della vittima (2014). Col romanzo Il nastro di Sanchez è arrivata in finale al Premio Urania.
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