Le catastrofi stanno prendendo forme sempre più impreviste di questi tempi, e non stiamo parlando del coronavirus: In Bird Box con Sandra Bullock l'umanità impazziva e si uccideva per qualcosa che vedeva, col risultato che per sopravvivere bisognava tenere sempre gli occhi coperti; in A Quiet Place Emily Blunt e John Krasinksi (anche regista e co-sceneggiatore) e relativo sequel, i protagonisti avevano imparato a non fare alcun rumore se non volevano essere preda di una minaccia che aveva ovviamente devastato il pianeta.

Ma stavolta Netflix ha deciso di fare le cose letteralmente in grande, facendo diventare il sole la minaccia definitiva con la serie belga Into the Night.

Il Plot

Molto liberamente ispirato al romanzo Starość aksolotla (The Old Axolotl in inglese, inedito da noi, ma non aspettatevi di trovare la storia identica a quella della serie) dello scrittore polacco Jacek Dukaj, comincia all'aeroporto di Bruxelles, in piena notte. I viaggiatori sono pronti a salire a bordo del loro volo (no, non l'Oceanic 815 o il Montego 828) per Mosca quando il soldato italiano Terenzio (Stefano Cassetti, la serie francese Spiral – Egrenages) si fa strada tra la folla costringendo tutti a gettarsi a terra, irrompe sull'aereo ancora semivuoto e obbliga i piloti a decollare dicendo loro che è l'unico modo per sopravvivere.

Questo perché sul pianeta all'improvviso tutte le persone esposte al sole sono morte sul posto, senza una spiegazione plausibile. L'unica possibilità di salvezza è continuare a volare nella notte, mantenendo la distanza dall'arrivo dell'alba.

Un viaggio infinito

Mentre le persone a bordo cercano di capire capire cosa stiano succedendo e il personale trova aeroporti avvolti nella notte dove fare rifornimento (e dove trovano parecchi cadaveri), la serie diventa anche un'analisi sociologica e psicologica di persone in circostanze incontrollabili, che ovviamente tirano fuori il meglio o il peggio di sé coinvolgendo le classi sociali e la religione. C'è chi cerca di creare una unione, come la passeggera Sylvie (Pauline Etienne, la serie Ennemi PublicPublic Enemy) che in pratica diventa la versione femminile di Jack Shepard o Kate Austen se preferite, ma deve affrontare contemporaneamente la corsa contro il sole per rimanere in volo e la tensione che serpeggia tra i passeggeri. E soprattutto, il dubbio non indifferente della durata di un aereo che non smette mai di atterrare e decollare senza che prima o poi qualcosa di essenziale vada fuori uso.

I sei episodi della prima stagione di Into the Night sono già disponibili su Netflix dal primo maggio, voi per sicurezza guardatelo solo di notte: