Una tesi di laurea su Vittorio Curtoni: e chi la meriterebbe più di lui, nella fantascienza italiana. Scrittore di pregio, traduttore ai massimi livelli, fondatore e curatore di riviste storiche come Robot, Aliens, storico della fantascienza e della fantascienza italiana, grande personaggio del fandom. Per la sua poliedricità e la sua influenza sul settore Curtoni potrebbe essere definito il Frederik Pohl italiano. La storia del genere, in Italia, passa inevitabilmente attraverso di lui.
Chiara Orlandi ha dedicato a Curtoni la sua tesi di laurea che ora esce su Amazon con il titolo Sguardi in Retrofuturo: Breve storia della fantascienza italiana attraverso l’opera di Vittorio Curtoni, circa cento pagine a 4,99 euro, in formato Kindle.
È un buon inizio per tornare a occuparci di Vittorio Curtoni. A breve uscirà di nuovo, in versione ebook, la sua ultima antologia di racconti, Bianco su nero, mentre più avanti è in prepapazione per Delos Digital la raccolta di tutti i suoi brillantissimi editoriali scritti per Robot, prima e seconda serie.
Il libro
“Sguardi in Retrofuturo” è il frutto di ricerche e studi svolti per la realizzazione di una tesi di laurea sulla letteratura di fantascienza di Vittorio Curtoni. Il testo è stato rivisto e ampliato per raccontare i passaggi fondamentali della storia della fantascienza in Italia attraverso l'opera e il pensiero del fondatore di Robot, la più importante rivista fantascientifica italiana. Curtoni è stato prolifico autore e traduttore del genere fantascientifico in Italia a partire dagli anni Sessanta e ha avuto il merito di conferire dignità letteraria ad un genere spesso percepito come di nicchia e per soli appassionati.
Chiara Orlandi, Sguardi in Retrofuturo: Breve storia della fantascienza italiana attraverso l’opera di Vittorio Curtoni, pagg. 100, euro 4,99.
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