State tranquilli, l’asteroide che incrocerà l’orbita della Terra il 29 di aprile sfreccerà a circa sei milioni di chilometri dal nostro pianeta: una distanza di sicurezza piuttosto notevole, circa quindici volte la distanza che c’è fra la Terra e la Luna.
L’asteroide in questione non ha nome e viene classificato con il numero 52768: fu scoperto nel 1998; la dimensione è di circa due chilometri di diametro, anche se parlare di diametro per questi corpi celesti è improprio: spesso hanno forma irregolare, come fossero delle montagne cosmiche, vaganti.
Si tratta di un asteroide del gruppo Apollo, dal primo che venne scoperto, nel 1932, di misura simile a quello che sta arrivando. Questi “pianetini” sono potenzialmente pericolosi per la Terra perché quando sono più vicini al sole incrociano la nostra orbita per poi allontanarsi fino a sfiorare il pianeta Giove.
Alcuni di questi piccoli mondi vengono monitorati dalla Nasa, nel programma Sentinella “Sentry System”. Tuttavia, durante questo passaggio, 52768 non è considerato dalla Nasa potenzialmente pericoloso, resterà ben distante da noi, procedendo a circa 30 mila chilometri orari lungo la sua orbita, in avvicinamento al Sole. Più pericoloso per noi terrestri fu il passaggio dell’asteroide 3122 Florence, più grande di questo attuale, passato vicino alla Terra il primo di settembre del 2017 (ripasserà nel 2057).
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