Innanzitutto una breve introduzione: il film spagnolo El Hoyo di Galder Gazetulu-Urrutia da noi correttamente tradotto Il buco, mentre negli USA è diventato The Platform (comunque rilevante rispetto alla trama) arriva al Toronto Film Festival (o TIFF) del settembre scorso dove vince il People's Choice Award for Midnight Madness e subito dopo Netflix se ne aggiudica i diritti internazionali, per poi rilasciarlo in streaming il 20 marzo scorso. Va anche fatta una precisazione: si tratta di un film vietato ai minori di diciotto anni per la violenza esplicita rappresentata nel film.
La trama
La surreale ma molto simbolica ambientazione è una torre prigione: ogni cella (che non ha finestre) ha due detenuti ed è attraversata da un buco che mostra dozzine di piani sia in alto che in basso. Ogni giorno una piattaforma di pietra scende attraverso i vari piani con sopra un ricco banchetto di cibi, almeno per i primi dieci piani, poi dal decimo al cinquantesimo ci sono gli avanzi, dal cinquantesimo al centesimo solo gli scarti e dal centesimo in giù niente del tutto se non piatti e bicchieri rotti.
Ogni coppia di detenuti ha circa un minuto per mangiare tutto il possibile prima che la piattaforma prosegua la sua discesa.
Il protagonista
Goreng (Iván Massagué) in realtà non è un detenuto, ma ha firmato volontariamente per partecipare al programma per sei mesi così da poter ottenere un diploma accreditato. Ma non ha idea di in cosa si sia davvero infilato e se prima il suo compagno di cella gli fa da mentore per imparare come recuperare il cibo nei livelli di mezzo, quando circa ogni mese i livelli ruotano e si ritrovano dal centesimo livello in giù, il cannibalismo è dietro la porta, o meglio dietro il buco.
La metafora
Per quanto sia raccontata in modo letteralmente crudo, la metafora riflette l'ineguaglianza tra chi sta in alto e chi in basso, e dove Goreng deve imparare a fingere che quelli sotto di lui non esistano e capire che quelli sopra di lui non lo ascoltano. L'idea di fondo è che si tratti di un esperimento scientifico in cui se tutti prendessero solo quello che serve loro, allora ci sarebbe cibo per tutti. Ci sono poi tentativi di rivolta e di scalate, il tutto immerso in una grande metafora su una società in cui l'individuo pensa solo a sé stesso e tanti saluti a tutti gli altri.
Il buco o The Hoyo o The Platform (come preferite) è già disponibile anche da noi su Netflix, vi lasciamo con il trailer ufficiale.
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