Essere o non essere, questo è il problema? Ombre nel silenzio nel suo cuore sembra racchiudere proprio questo amletico interrogativo. Le ombre fanno parte della nostra vita: ogni pensiero che pensiamo, ogni emozione che proviamo, ogni fede in cui crediamo (o ci sforziamo di credere), tutto produce delle ombre che sono la nostra identità più ascosa, quella che maggiormente ci fa paura e che mai vorremmo analizzare allo specchio con razionalità. La civiltà si è da sempre nutrita di ombre, di quella parte della nostra identità che ci rifiutiamo di riconoscere come spirito integrativo di quello spirito comune a tutta la società civile e quindi comprensibile nei limiti della nostra intelligenza e formazione culturale/ideologica. L'uomo, sin dalla notte dei tempi, si è interrogato circa il suo destino, ma soprattutto si è domandato dove ha avuto origine l'umanità e perché si è originata proprio sulla Terra e non altrove; ma l'uomo si è anche chiesto se la sua esistenza è veramente tale o è solo un sogno, o meglio una proiezione mentale di una entità superiore. L'uomo ha inventato Dio perché è fondamentalmente debole e ha bisogno di credere in qualcosa di superiore, questa potrebbe essere una risposta: ma se l'umanità fosse costretta ad ammettere che ha creato un dio a sua immagine e somiglianza, allora non potrà fare a meno di riconoscersi in questo dio e identificarsi con esso per poi muovere battaglia a se stessa nell'estremo tentativo di correggersi o annullarsi. La religione è stata, e continua ad essere, uno dei motivi principali per cui gli stati politici/geografici si muovono guerra: sembra quasi che nell'istinto dell'uomo sia radicata l'ombra (o l'idea) che solo annullando se stessa potrà assurgere ad un maggior livello di comprensione della sua natura e del suo fine ultimo mortale. Insomma l'uomo ha bisogno di uccidere se stesso per scoprirsi uomo con tutte le sue debolezze.

In Ombre nel silenzio, Alex, una donna soldato, intelligente, di una fragilità dura (o romantica), riesce a farsi strada nel freddo mondo militare annichilendo la sua femminilità; ma Alex è intelligente, si rende ben presto conto che rinnegare la sua natura femminile non le servirà a comprendere meglio se stessa. In missione sul pianeta Seritax 9, Alex deve affrontare la triste realtà che il maschilismo è il vero perno su cui ruota tutto il microcosmo impegnato a sondare il pianeta alieno. Alex è fragile: poco manca che un viscido collega abusi di lei, e solo il tempestivo intervento del comandante della missione riuscirà a metterla in salvo. Ma non è finita così per Alex. Terminata la missione su Seritax 9, Alex crede di essersi lasciata alle spalle il passato e tutte quelle domande a cui non è stata in grado di dare delle risposte. La donna soldato vorrebbe dimenticare la morte inspiegabile, ambigua, di alcuni suoi colleghi su Seritax 9, ma non ci riesce: poi accade l'imprevisto, il comandante della missione su Seritax 9 è morto di morte violenta. Alex viene subito convocata dal DDS che vuole da lei alcune risposte che la donna ignora: tutto quello che sa è che sul quel pianeta delle ombre si muovevano ed erano qualcosa di tangibile solo con la coda dell'occhio. Controvoglia, la donna viene nuovamente reclutata e spedita su Seritax 9 per cercare di comprendere cosa sia realmente accaduto sul pianeta. Alex crede nella razionalità ma la sua è una razionalità fragile, quasi romantica, e pur con qualche resistenza alla fine riesce quasi ad ammettere che l'umanità non è semplicemente una cosa fatta di carne ma anche di ombre. Indubbiamente la morte del suo ex comandante è ambigua: la donna ascolta i nastri che questi ha lasciato prima di spirare, ma non forniscono poi tanti indizi utili; l'ultimo avvertimento che i nastri hanno registrato è inintelligibile o, forse, è stato nascosto, cancellato. Perché si domanda Alex? Non ha una risposta: è sicura però che Seritax 9 racchiude nel suo cuore un segreto tanto crudele quanto primitivo. La sua mente comincia a spaziare e i suoi orizzonti si allargano e divampano in una confusione labirintica; tuttavia non ha troppo tempo per pensare, perché la compagnia che adesso si trova su Seritax 9 per indagare comincia ad impazzire e a uccidere senza un motivo apparente e razionale.

Ombre: nel cervello dei membri della missione si svegliano delle ombre amletiche; gli uomini sono preda di queste ombre che son quasi dei fantasmi/simulacri all'interno della loro mortalità. E i fantasmi non si lasciano vedere con l'occhio della razionalità, i fantasmi solo si possono scorgere con la coda dell'occhio. Ma non è tutto: c'è qualcosa fuori, Seritax 9 è un pianeta primitivo e nasconde qualcosa. Alex è certa che sul pianeta qualcosa faccia impazzire gli uomini, ma non riesce mai ad esserne completamente convinta. Eppure ad un certo punto vede impazzire intorno a sé cyborg, esseri umani e tutto quanto gode di una vita propria. La verità è a portata di mano, lei lo sa: ma qualcuno l'ha nascosta. Per quale motivo? Quali interessi poteva avere? Alla fine Alex scoprirà la verità, quella temuta e che mai avrebbe voluto considerare e accettare.

Ombre nel silenzio è un robusto romanzo di fantascienza che ricorda per lo stile e i contenuti il migliore Frederik Pohl, ma anche Asimov e P. K. Dick. Il ritmo è incalzante, non c'è tempo per respirare: bisogna leggere e scoprire pagina dopo pagina che cosa sono le ombre prima che le ombre finiscano con l'ingoiare anche noi. Ombre nel silenzio non è solo fantascienza, è anche un giallo: Alex deve investigare intorno alla morte dei suoi colleghi e dentro se stessa per riuscire a comprendere il microcosmo, che intorno a lei sta impazzendo e che rischia di inghiottire anche lei in un confuso vortice di pazzia collettiva. E' la pazzia un'ombra? O piuttosto sono le ombre che fanno impazzire la mente umana? Alex non lo sa, non ancora: ma sa che le ombre esistono anche se non sa spiegarne la natura.

Gli autori: Franco Forte, giornalista professionista, scrittore e traduttore, è autore dei romanzi Gli eretici di Zlatos (Editrice Nord), China Killer (Marco Tropea Editore), Gengis Khan (Mondadori), nonché curatore di prestigiose antologie e sceneggiatore per la Rai e Mediaset. Franco Forte è stato anche fondatore e direttore editoriale della rivista Ucronia. La sua attività di scrittore ed editorialista si è ben sposata con quella di traduttore: ha tradotto dall'inglese i romanzi Aristoi e Metropolitan di Walter J. Williams per Mondadori, Meglio non chiedere di Donald E. Westlake per Marco Tropea Editore e, dal tedesco, Q come Caos di Falko Blask per le edizioni de Il Saggiatore. E' responsabile per la narrativa di Delos, la più seguita, completa e professionale rivista del Web e dei premi Alien e Lovecraft.

Luigi Pachi, esperto di marketing strategico e comunicazionale, fondatore e condirettore delle riviste Delos Science Fiction e Il corriere della fantascienza, cura il Club di Sherlock Holmes e il portale internet dedicato al celebre investigatore inventato da A. Conan Doyle. Luigi Pachi ha inoltre scritto parecchi racconti sempre ottimamente accolti da critica e pubblico meritando così prestigiosi premi letterari; la sua attività e l'amore per la fantascienza gli hanno fatto incontrare parecchi scrittori di SF che non ha mancato di intervistare.

Ombre nel silenzio, romanzo scritto a quattro mani, è un ottimo esempio di narrativa fantascientifica nostrana con importanti implicazioni sociali, politiche, religiose/filosofiche, che non sacrifica l'aspetto ludico della fantascienza: divertimento e tensione intellettuale si bilanciano con rara maestria. La veste grafica come l'impaginazione del volume è opera della grande esperienza di Silvio Sosio che ha dato al libro una veste moderna, posata, decisamente moderna e gradevole.

Un grande romanzo per affrontare faccia a faccia le ombre nel silenzio che ognuno di noi cova e porta dentro di sé.

Importante: il volume si può acquistare esclusivamente attraverso la libreria on line Liber Sapiens al link: www.libersapiens.it.