Era il novembre dell'anno scorso quando Taylor Kitsch (True Detective) in una intervista con The Hollywood Reporter dichiarava che il suo John Carter del 2012 stava conoscendo una sorta di rinascita con il suo arrivo su Netflix. L'attore svelava che dopo l'arrivo sul canale in streaming per eccellenza la gente aveva cominciato a fermarlo per strada per fargli i complimenti per il film, soprattutto in Europa. E questo potrebbe essere stato l’inizio di una nuova serie di eventi.

In origine

John Carter fù il primo romanzo dell’autore Edgar Rice Burroughs, scritto nel 1912 e pubblicato a puntate sulla rivista pulp All-Story con il titolo di Sotto le lune di Marte (o La principessa di Marte). Solo con il successo di Tarzan gli episodi sarebbero stati riuniti in un romanzo rilegato nell’ottobre del 1917 e il titolo La principessa di Marte.

Sarebbero seguiti altri dieci romanzi, l’ultimo dei quali pubblicato nel 1964 dopo la morte dell’autore, che in realtà riuniva due racconti: John Carter di Marte, il quale seppur attribuito all’autore era in realtà stato scritto e illustrato dal figlio John Coleman Burroughs e poi espanso su Amazing Stories nel 1941 con il titolo John Carter and the Giants of Mars. Il secondo racconto, Skeleton Men of Jupiter, pubblicato in origine sempre da Amazing Stories, doveva essere l’inizio di una serie di racconti collegati tra loro e in quanto tale si concludeva con l’equivalente di un cliffhanger, destinato a non essere mai risolto.

Questo romanzo non ha mai ricevuto un responso particolarmento positivo ed era stato definito un ripensamento di Burroghs, mentre il suo editore nel 1964 lo includeva nella categoria Burroghs inferiore, opposta a quella definita Il vero Burroghs.

Tutti gli undici romanzi fanno parte di quello che viene chiamato Il ciclo di Barsoom, ovvero il nome di Marte nella serie.

Il flop

All'epoca il film doveva essere l'inizio di una trilogia, ma con un incasso mondiale di 284 milioni di dollari contro un budget di 250, la Disney, come si dice di solito, staccò la spina a tutto il piano originale. Curiosamente, John Carter è uno dei 25 film Disney che non sono ancora passati a Disney+, ma questo forse ha ora una spiegazione. La trama originale prendeva inizialmente spunto dal primo romanzo della saga, con il soldato confederato John Carter che dopo una lunga serie di peripezie si infilava in una caverna, ma deviava dal percorso originale dove sveniva a causa dei fumi introdotti nella caverna dagli Apache per ritrovarsi su Barsoom, passando a uno scontro con un marziano bianco (Thern in originale) e l’accidentale attivazione del suo medaglione, con relativo teletrasporto su Marte/Barsoom. Qui, scopre che arrivando su un pianeta con una gravità minore di quella terrestre aveva dei poteri che gli sarebbero stati utili nella guerra civile marziana.

La serie

Il sempre più attivo sito We Got This Covered ha riportato una delle sue notizie non ufficiali in arrivo da fonti interne alla produzione, sottolineando che si tratta della stessa che aveva anticipato loro del ritorno di Ewan McGregor nella series dedicata a Obi-Wan Kenobi, il sequel di Aladdin e la serie su She-Hulk, tutte confermate: la Disney starebbe preparando una serie tv di John Carter, ripartendo da zero ma stavolta seguendo il suddetto Ciclo di Barsoom e quindi rimanendo più fedeli all’opera originale. Non ci sono ancora showrunner confermati per dare forma alla trasposizione e comunque la serie non arriverà su Disney+ prima del 2022.

Voi terremo al corrente sul ritorno di John Carter su Marte, voi che ne pensate di un ritorno più vicino alle opere di Burroughs?