Il produttore Alex Kurtzman ha anticipato nei giorni scorsi che la galassia di Star Trek si allargherà con l'aggiunta di due nuove serie ancora da svelare, ma nel frattempo non ha smesso di sperimentare con gli stili e le narrazioni più ambiziose grazie ai cosiddetti Star Trek: Short Treks.
Il 23 gennaio negli USA ha debuttato il decimo di questi corti, Children of Mars, che si è distinto dagli altri per stile e narrazione, di cui non vi faremo spoiler ovviamente.
Il plot
Tutto comincia con due ragazzine che frequentano una high school della Federazione, l'umana Lil (Sadie Munroe, The Handmaid's Tale) e l'aliena Kima (la semiesordiente Ilamaria Ebrahim). Le ragazze salutano i loro genitori che lavorano in una stazione di attracco su Marte tramite i loro schermi olografichi, ma non iniziano al meglio il loro rapporto.
Nel frattempo abbiamo modo di scoprire il grande atrio della scuola dove campeggiano tre enormi schermi, su uno dei quali appare la scritta "Buon giorno del Primo Contatto", il che seppur non specifica un anno, indica che il giorno è sicuramente il 5 aprile.
L'astio tra Lil e Kima prosegue con schermaglie tipiche dei teenager, poi il preside vulcaniano riceve una notizia che cambierà la loro vita, e non solo la loro, per sempre.
Lo stile
Al comando come regista troviamo quel Mark Pellington che aveva già girato lo Short Trek Q&A, senza contare l'inquietante Arlington Road del 1999 e l'ancor più inquietante The Mothman Prophecies (2002). la sceneggiatura è opera di Kirsten Beyer (Star Trek: Discovery e Star Trek: Picard e lo Short Trek The Brightest Star), Jenny Lumet, la quale oltre a essere figlia del leggendario Sidney Lumet è tra gli sceneggiatori sia Discovery che di Picard e infine il produttore/sceneggiatore Alex Kurtzman. Ed è nello stile che questo corto si distingue dagli altri: inizia senza alcun titolo di testa nè colonna sonora, almeno fino al momento in cui viene usato la cover di Heroes di David Bowie cantata da Peter Gabriel. La storia viene raccontata dal punto di vista delle ragazzine per cui le voci degli adulti sono distorte o molto basse, trasportando gli spettatori direttamente al fianco di Lil e Kima. Per il resto sono più i silenzi che i dialoghi, ma niente di tutto questo è casuale.
Il mondo
Avevamo avuto scorci della Terra del ventritreesimo secolo in Star Trek II: L'ira di Khan e Star Trek III: Alla ricerca di Spock, ma questo è uno dei rari casi in cui passiamo tutto il tempo sul nostro pianeta nel ventiquattresimo secolo, scoprendolo in più dettagli del solito.
Infine, per motivi che non riveleremo, appare proprio Picard (Patrick Stewart) su uno degli schermi e se farete due conti, capirete esattamente quando è ambientato questo corto rispetto alla serie e come si collega alla storia dell'ex capitano.
Non ci sono ancora date ufficiali per l'arrivo internazionale degli Star Trek: Short Treks, Kurtzman ha solo indicato che Netflix sarà la destinazione e che potrebbe accadere in un punto imprecisato di quest'anno.
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