Valerio Evangelisti non è certo un autore che abbia bisogno di lunghe ed elaborate presentazioni. Tra i lettori di Urania e non solo è conosciuto fin dal 1994 quando, sul numero 1241, è uscito il suo primo romanzo Nicolas Eymerich, inquisitore.

Recentemente, in un breve saggio che introduce un altro capitolo della serie, La Luce di Orione (Urania, 1669), l’autore stesso svela le emozioni che hanno accompagnato quei momenti: “Non posso dimenticare quel giorno del 1994 quando, da un autobus, riconobbi esposto in un’edicola il mio primo romanzo … Fu un’emozione forte. Quando scesi, lo comperai con voce che mi tremava".

Da allora molti anni sono trascorsi e altri libri hanno arricchito il ciclo fantascientifico che oggi viene ripubblicato interamente (13 romanzi) da Mondadori in tre densi ed eleganti volumi. Uso l’aggettivo fantascientifico, e non fantastico, perché, come spiega esaustivamente lo scrittore: “… non amo che si parli a mio riguardo di fantasy. È un genere nobilissimo ma non è il mio. La fantascienza ha rapporti tenui con la favola. È piuttosto la proiezione nel futuro attraverso ipotesi tecnologiche, economiche, sociali, di eventi accertati o di credenze collettive. Anche se riferiti a un passato che pare remoto, come il medioevo che provo a tratteggiare” (Urania, 1669).

Non è un caso, quindi, che gran parte dei romanzi dello scrittore siano apparsi sulla rivista Urania che si dedica fin dal 1952, anno della sua prima pubblicazione, alla diffusione e promozione della science fiction in Italia. Così, i libri di Eymerich non possono assolutamente mancare nella biblioteca di un vero appassionato di fantascienza.

Ogni volume contiene, infine, un'interessante introduzione di Alberto Sebastiani, ricercatore presso l'Università di Bologna, che, pochi mesi fa, ha pubblicato per Odoya Edizioni un saggio proprio sul protagonista, l'inquisitore Nicolas Eymerich. Si tratta della guida più completa all'opera e all'immaginario di Valerio Evangelisti.

I libri

Creato sulla suggestione di un vero inquisitore catalano del Trecento, Nicolas Eymerich è un personaggio complesso, un antieroe che emana tutto il fascino dei grandi cattivi, ma con un tocco in più, perché combatte contemporaneamente contro il Nemico, Satana, e contro se stesso. Ha un ruolo e una missione ben precisi: obbedisce solo a Dio e difende l’ordine che la Chiesa ha il dovere di instaurare, l’unico possibile. Lo fa con la fermezza di un guerriero – la sua uniforme è la tonaca domenicana, il suo vessillo la croce –, la dedizione di un santo, la spietatezza di un tiranno. Eymerich è l’incarnazione del potere che omologa, reprime e distrugge e le sue vicende raccontano una storia dell’umanità come conflitto perenne tra chi detiene il potere e chi lo subisce, e magari prova a ribellarsi. Ma Eymerich non è solo il lato oscuro della Storia, è anche il lato oscuro di ciascuno di noi. La sua ombra si proietta nel tempo, tra il XIV, il XXI e fino al XXXII secolo, un arco temporale che racchiude l’intero ciclo dei romanzi, nel quale l’inquisitore è alfa e omega. E l’omega, il finale, dovrebbe preoccupare non poco i lettori.

L’autore

Valerio Evangelisti è nato a Bologna nel 1952. Dopo avere pubblicato vari saggi di storia, si è dedicato interamente alla narrativa. Nel 1994 è uscito il suo primo romanzo, Nicolas Eymerich, inquisitore, vincitore del premio Urania. Ne sono seguiti molti altri, tradotti in una quindicina di lingue e in tre continenti. È anche autore di sceneggiature per il cinema e la televisione grazie alle quali ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti. È fondatore e direttore editoriale della e-zine letteraria Carmilla (www.carmillaonline.com). Il suo sito è www.eymerich.com

Valerio Evangelisti, Eymerich. Libro 1-2-3, Oscar Fantastica, Titan Edition, Mondadori, pagg. 924, 876, 876, Euro 28 cad., ebook formato kindle (su Amazon.it) o epub (sugli altri store), Euro 9,99 cad.