Molto migliore rispetto al suo predecessore, il secondo episodio della nuova trilogia di Guerre Stellari è - dal punto di vista visivo - il migliore dell'intera serie di film. Quello che semmai può lasciare un po' delusi è lo scalino tra la visualità impressionante e la staticità di alcuni dialoghi, in particolare quelli tra il giovane Anakin e la principessa Amidala che sembrano tratti da un episodio di Melrose Place.

Lascia un po'interdetti sentire parlare di Obi Wan nei termini in cui gli adolescenti tendono a parlare dei propri genitori. Nulla di sbagliato, ma forse eccessivamente ridondante in una serie che per funzionare davvero dovrebbe insistere sull'afflato spirituale e morale legato alla Forza.

Certo, basterebbe vedere Yoda usare la spada laser e combattere contro Christopher Lee per dirsi soddisfatti, eppure risulta scarsamente comprensibile come - a fronte di un impegno produttivo enorme (il film è il primo blockbuster interamente girato con la nuova tecnologia digitale, ovvero senza pellicola) non si poteva rendere meno melensa la sceneggiatura con i problemi postadolescenziali del povero giovane cavaliere Jedi.

Ci sono, invece, molte buone notizie: Jar Jar con le sue orecchie pendolanti ha una parte piccolissima, la Forza ha di nuovo molto più spazio e - finalmente - si vede un gruppo di cavalieri Jedi in azione in una battaglia memorabile stile Gladiatore, appaiono personaggi che poi rivedremo nel futuro (si conosce finalmente la storia di Boba Feet) e la situazione politica è meno ingarbugliata del passato.

Con un'impostazione visiva alla Blade Runner (la città è decisamente ricreata su quel modello) Guerre Stellari Episodio II ha un unico grande bug. Viene presentato al pubblico lo zio di Luke Skywalker che, però, nel primo episodio di venticinque anni fa - comprando C1 e C-3PO diceva di non averli mai visti prima...quando noi veniamo a sapere che C-3PO è stato per diversi mesi il suo robot... Qualcosa che, certo, si potrà fissare nel prossimo film dove la Forza avrà ancora più spazio. Sempre molto annoiato e vagamente sotto tono Ewan McGregor con un Samuel L. Jackson non troppo convinto, bravi sono, invece, i due ragazzi con Hayden Christensen che offre un'interpretazione convincente nel ruolo del futuro Darth Vader e Natalie Portman che tira fuori un'inaspettata carica sexy dovuta anche ad alcune trasparenze dei suoi vestiti. In particolare colpisce nel personaggio di Anakin il suo fascino nei confronti del lato oscuro della Forza che sembra essere abbastanza evidente, nonostante sia percepibile fino in fondo solo grazie al senno di poi. Del resto la storia offre molte possibilità: dopo un tentativo di uccidere la regina Amidala diventata senatrice, Obi Wan Kenobi e Yoda ordinano ad Anakin di scortarla fino a Naboo il suo pianeta natale. Mentre Obi Wan indaga sul mandante dell'omicidio, viene a conoscenza che un esercito di cloni è pronto ad attaccare la Repubblica. Nel frattempo il corrotto Conte Dooku (Christopher Lee), ex allievo di Yoda ha stretto un patto per attaccare la Repubblica con la federazione dei mercanti. La guerra diventa inevitabile e Palpatine viene eletto cancelliere, mentre Yoda e Mace Windu (Samuel L.Jackson) vanno al salvataggio di Obi Wan. Nel frattempo tra Amidala e Anakin è sbocciato l'amore...

Una trama interessante ripulita di alcuni orpelli eccessivi, che lascia spazio a personaggi di rilievo come l'oscuro Signore dei Sith che diventerà presto l'Imperatore. Astronavi nuove, azioni mirabolanti, situazioni divertenti (anche troppo alle volte...come nel caso di quando C-3PO perde la testa con una serie di battute reiterate...), e vecchie conoscenze come i Sabbipodi che hanno rapito la madre di Anakin. Un film degno della serie originale che, forse, avrebbe avuto bisogno solo di una maggiore cura dei dialoghi. Ma le animazioni digitali di Yoda fanno comunque venire voglia di saltare sulla sedia e applaudire.

Che la saga - finalmente - continui...