Questa domenica, 10 novembre, è mancato Giuliano Giachino, autore di fantascienza italiano e membro attivo del fandom fino a una quindicina d'anni fa. Nato a Torino il 25/4/1943, medico-chirurgo specialista in nefrologia, Giachino era stato primario del servizio di nefrologia e dialisi presso l’ospedale di Ivrea (1985-1990) e direttore dell’unità operativa complessa di nefrologia e dialisi presso l’ospedale di Rivoli (1990-2002). All'inizio degli anni duemila era andato in pensione.

Appassionato di science fiction sin dal 1958, aveva iniziato a scrivere nel 1975 con una produzione quantitativamente scarsa ma costante nel tempo, rappresentata da racconti, articoli, saggi, recensioni librarie e cicli di conferenze, apparsi su fanzine, riviste, quotidiani, antologie in volume e sulla rete internet. Vincitore dei prestigiosi premi The Time Machine (1976) e Mary Shelley (1979), era tornato qualche anno dopo a vincere al premio Courmayeur (1993 e 1996);, poi il premio Future Shock (1994) e, nel 1998, un Premio Italia nella categoria spettacolo. Ma era stato ripetutamente finalista in questi stessi ed in altri premi letterari (Terre del sogno; Montagne d’argento; Fredric Brown; Interviste impossibili; Akery; Omelas; Pickwick).

Nel quadriennio 2008-2012 aveva tenuto presso l’UNITRE (Università delle tre età) di Torino un corso sulla fantascienza (La fantascienza: letteratura di pura evasione o anche d’impegno?). Ha tenuto altre conferenze su argomenti relativi alla fantascienza presso circoli culturali e scuole di diverso grado e nel corso di numerose convention degli appassionati ed operatori nel campo della letteratura del fantastico. Iscritto alla World S.F. Italia, per oltre un quarto di secolo (1977-2004) è stato uno dei più assidui frequentatori delle convention annuali degli appassionati di science fiction e letteratura dell’immaginario.

Tra le sua opere più note e tuttora disponibili in ebook presso Delos Digital ricordiamo Playmaker, Carosello senza suoni, Lo scudo di Anghor e Vampiro.