JP Ahonen, il fumettista finnico reso celebre all'estero dalla dark graphic novel Perkeros, ambientata nella scena metal finlandese, torna in Italia a Lucca Comics & Games allo stand Edizioni BD, presentando l'edizione italiana di Belzebubs, strisce nate come parodia del mondo black metal scandinavo. Ci ha parlato dei suoi progetti, dei lavori passati e degli impegni per il futuro.
Ahonen ha iniziato come graphic designer all'Università di Lapland, e ha esordito nei quotidiani. La sua prima serie, Villimpi Pohjola (Sovraesposto a Nord) che descrive in modo fantasioso e ironico la vita scanzonata degli universitari suoi coetanei ha avuto un buon successo in patria.
Quindi è arrivata la storia a due mani con KP Alare, Perkeros che lo ha consegnato all'immaginario dark musicale. Edita inizialmente in Italia da Panini Comics, sta ora uscendo con altri suoi lavori con EdizioniBD e è stata la graphic novel che lo ha reso celebre. Il suo stile, una sorta di crrossover tra il fumetto statunitense con funny animals (come il Bone di Jeff Smith da cui egli si confessa influenzato) e il manga ha incontrato numerosi estimatori. In Perkeros si racconta la storia di una band in crisi, soprattutto del suo frontman, che finisce per scontrarsi contro un gruppo musicale composto di indemoniati cannibali. Lavorare è stato facile perché Ahonen e Alare sono amici intimi sin dal tempo delle scuole medie, hanno fatto gli stessi studi e persino il servizio militare insieme! Questo interesse per la musica li ha uniti nel voler raccontare una storia fantasy, realistica ma insieme irreale – dato che uno dei personaggi è un vero orso fatto e finito. Non parla, ma suona!
Uso gli animali per descrivere più facilmente i pregi e i difetti degli uomini, L'ho fatto una prima volta in Puskaradio, che era una serie di satira politica, genere che affrontavo per la primissima volta; lì era facile rappresentare velocemente i politici o le persone famose come animali. In Perkeros invece la cosa dà un tocco fantasy alla storia che è ovviamente esagerata sotto ogni aspetto, ma ci piaceva così.
Ahonen ha poi sviluppato questi temi nella sua uscita con EdizioniBD: Belzebubs. Una comic strip comedy centrata su un gruppo di black metallers finnici alle prese con i problemi di coppia e di vita; uno scenario più simile ai suoi inizi. Belzebubs ha riscosso un tale seguito che ha convinto Ahonen e amici musicisti a dare vita a un progetto di virtual band omonima che è seguita esattamente come se fosse un gruppo vero, reale. I personaggi di Belzebubs – Sløth, e la sua famiglia – con LucyFer, la consorte, Lilith e Leviathan – Obesyx e altri recitano una specie di mockumentary sulla scena black con estrema ironia.
Il lato satirico comico è predominante ma ha collaborato anche a una storia illustrata dei Finnici con lo storico Teemu Keskisarja, esperienza non conclusa, e resa difficile dagli attuali impegni dell'autore, tutti centrati sul successo di Belzebubs e della virtual band che ne è nata:
Un giorno dovrò riprendere quest'opera, ma adesso sono troppo impegnato.
Cultura pop e generi musicali rock – trash, goth e progressive metal in primis – sono gli elementi che più lo hanno influenzato:
Ascoltavo i Megadeth, gli OpÈeth, i Pantera, i Moonspell… e tante artcover compaiono nei miei fumetti: dalle cd-cover dei Nirvana, alle scene tratte dal cinema e dalla pittura (Rembrandt, Hopper). Mi piaceva, specialmente ai primi tempi, giocare con le citazioni. Ora sono più concentrato sulle immagini che voglio disegnare.
L'Italia?
È la mia seconda casa. Ho fatto nei primi anni del duemila dei viaggi a Firenze, poi sono stato ospite prima come indipendente e ora con editori ai festival del fumetto e sono terribilmente felice. Siete un posto fantastico anche se non conosco una parola di italiano.
Cosa ci riserva il futuro? "Più lavoro, di ogni genere, su Belzebubs. La serie piace e c'è grande entusiasmo. Penso a un tour e a nuovi videoclip. Continuerò con il fumetto indipendente e spero di chiudere altri progetti sospesi o terminare quelli che vanno terminati, come forse Villimpi Pohjola.
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