Ci sono voluti vent'anni per fare questo film. E a giudicare dal primo responso del pubblico viene da chiedere se fosse davvero il caso di tribolare tanto a lungo.

Tutto è cominciato nel 1997, con Tony Scott che avrebbe dovuto dirigere un soggetto di Darren Lemke. L'idea era quella di un film con lo stesso attore protagonista a due età diverse, realizzando quella più giovane in computergrafica. Ma la tecnologia all'epoca non era ancora abbastanza evoluta. 

Tony Scott morì nel 2012, nel 2016 la produzione passò dalla Disney alla Skydance, Jerry Bruckheimer (Pirati dei Caraibi) entrò come produttore. La sceneggiatura intanto veniva periodicamente riscritta (ci lavorò persino Benioff di Game of Thrones); l'attore protagonista cambiava più volte (passando anche per Harrison Ford. Clint Eastwood, Sean Connery). Alla fine, il film è entrato in produzione nel 2018, con Ang Lee alla regia e Will Smith attore principale.

L'idea del film ricorda abbastanza quella di Looper; qui la versione giovane che si contrappone alla versione anziana non viene da un'altra epoca ma è un clone. La storia però è simile.

Uscito questa settimana più o meno in tutto il mondo, il film non sembra aver convinto quasi nessuno: 5,2 il voto medio del pubblico, solo 37 (su cento) quello della critica.

Sinossi

Gemini Man è la storia di un killer (Will Smith) ormai in là con gli anni, che prova ad abbandonare la sua violenta professione, ma si ritrova a fare i conti con un nuovo problema, un clone più giovane di lui capace di prevedere ogni sua mossa.

Il trailer