Gli appassionati del settore aerospaziale avranno un brivido lungo la schiena nel sentire le parole "Occupy Mars": il motto reso celebre dal CEO di SpaceX, Elon Musk (anche nella sua versione più recente e provocante "Nuke Mars") è diventato un vero e proprio vessillo per i pro-colonizzatori-marziani. A cinquant'anni dallo sbarco sulla Luna, con i piani ufficiali della NASA per tornare sul nostro satellite, SpaceX ha già da tempo annunciato i suoi piani per colonizzare i quarto pianeta del sistema solare e in questi giorni si sta accingendo a presentare la sua astronave: la StarShip.
Ma perché stiamo parlando di Musk e SpaceX in un articolo su un videogioco sviluppato da una piccola casa? Perché in Occupy Mars: The game c'è tanto dell'azienda aerospaziale privata.
Chiariamo subito un concetto: Occupy Mars: The Game non è il gioco della SpaceX. Non ci sono notizie e dati che coinvolgano direttamente l'azienda ai ragazzi della Pyramid Games. Il piccolo gruppo di sviluppatori è, ne più, ne meno, un ben assortito team di appassionati del genere con una ben marcata passione per il comparto ingegneristico.
Hai mai sognato di visitare Marte? Lo abbiamo sempre fatto! Ci sono così tante cose da vedere e scoprire sul Pianeta Rosso, così tante tecnologie entusiasmanti da creare, così tante sfide da superare! L'umanità può farlo e diventare una civiltà multi-planetaria!
Il gioco si tratta di un sandbox dall'altro contenuto tecnologico, ambientato in un vasto mondo open world. La chiave del gameplay sta nella libertà di azione: avremo la possibilità di svolgere qualunque mansione e di farlo nel modo che più ci aggrada. Potremo esplorare lunghe porzioni del pianeta, trovare riparo sotto la superficie dalle tempeste di sabbia, attuare operazioni minerarie di scavo. Lo sforzo dovrà essere canalizzato alla costruzione della propria base, sarà necessario quindi trovare e produrre gli elementi base della sopravvivenza: raccogliere acqua da depositi ghiacciati sotterranei e ricavare ossigeno dall'aria marziana. Sviluppare coltivazioni in serra. Posizionare e mantenere in funzione i generatori di energia elettrica. Perché il comparto tecnologico del gioco non significa solo "robe complicate da fare meccanicamente" ma invita a un'elasticità mentale nel risolvere i problemi che il pianeta rosso ci metterà davanti e morire su Marte è più semplice e stupido del previsto.
Il "fun-video" mostra benissimo le caratteristiche del gioco e la meticolosità che si dovrà avere per costruire la propria base marziana e vincere la sfida lanciata dal pianeta rosso.
Ma dove si nasconde la SpaceX di Elon Musk in questo gioco? Semplice!
Nella realizzazione delle meccaniche e delle strumentazione. In primis la tuta che il nostro personaggio indosserà: si tratta della Starman Suit; l'indumento progettato per le operazioni in ambiente ostile (ma non per le camminate extra-veicolari nel vuoto) presentato nell'occasione del primo lancio del Falcon Heavy.
Ci troviamo davanti a un titolo impegnativo, creato per pochi appassionati, ma che non mancherà di offrire ore e ore di duro, realistico intrattenimento.Nel pacchetto dell'accesso anticipato, dice la Pyramid Games, sarà inserita modalità campagna dettagliata per giocatore singolo, della durata di centinaia di ore di gioco, mentre ulteriori modalità di gioco verranno rilasciate sottoforma di aggiornamenti.
Non ci resta che aspettare il prossimo marzo per poter "ammartare" e costruire la nostra base marziana in anticipo di una quindicina d'anni rispetto le ipotesi di Musk.
Occupy Mars: The Game on Steam
Survive and colonize Mars in a highly technical, open-world sandbox game. Build and upgrade your base, discover new regions, conduct mining operations, retrieve water, generate oxygen, grow crops, and fix broken parts.
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