Sono passate solo poche settimane da quando, dopo il discorso di Jeannett Ng a Dublino, il Premio John W. Campbell per il miglior autore esordiente ha cambiato nome in Premio Astounding. E ora un nuovo fatto in qualche misura simile accende gli animi e il dibattito.

Tra i premi più progressisti della fantascienza c'è il Premio James Tiptree jr, assegnato ogni anno alle opere che esplorano in modo nuovo anche eventualmente "politicamente scorretto" le tematiche del genere. Il premio è intitolato alla scrittrice Alice Sheldon, che scriveva appunto solo lo pseudonimo maschile di James Tiptree jr e la cui identità rimase segreta per molti anni. Tiptree era la dimostrazione vivente che può non esserci distinzione tra il modo di scrivere di un uomo e di una donna: famosa è l'affermazione di Robert Silverberg che disse che l'unica cosa certa riguardo a Tiptree era che fosse un uomo.

La vicenda di Alice Sheldon

La vita di Alice Sheldon meriterebbe forse un film, ma purtroppo senza lieto fine. Il 19 maggio 1987 Alice Sheldon e suo marito morirono, in quello che è stato fino a oggi considerato, da familiari, amici e dalla stessa comunità della fantascienza, un suicidio di coppia. La Sheldon sparò a suo marito e poi a se stessa. Lei aveva 71 anni, il marito 84.

Al di fuori dal mondo della fantascienza, la persona più importante della coppia era il marito. Huntington Denton Sheldon, detto "Ting", era stato un alto dirigente della CIA sotto tre presidenti, da Truman a Kennedy.

Julie Phillips, una studiosa che ha indagato e cercato nuove fonti sulla vita dei Sheldon per scrivere una biografia di Tiptree, è arrivata alla conclusione che Ting Sheldon avrebbe potuto non essere così pronto a suicidarsi come si è pensato fino a oggi. Anche secondo i parenti di Sheldon il patto del suicidio esisteva ma, secondo il figlio Peter, Ting voleva recedere.

Il sospetto, insomma, è che non si sia trattato di un suicidio di coppia, ma di un caso in cui chi accudisce un congiunto infermo lo uccide e poi uccide se stesso.

Il nome del premio

Questa interpretazione, che resta comunque a livello di ipotesi senza effettive prove (né probabilmente potrà mai averne), ha portato a un lungo dibattito, fuori e dentro l'organizzazione del premio.

Si tratta di un argomento estremamente delicato, non solo per la vicenda umana degli Sheldon ma per quello che può rappresentare per altri in situazioni simili. In un primo momento l'organizzazione aveva pubblicato un post nel quale analizzava la storia e il problema, arrivando alla conclusione che non fosse necessario cambiare il nome del premio. Dopotutto il premio, dicevano, non è intitolato ad Alice Sheldon, ma a James Tiptree jr, un nome in effetti immaginario, tracciando un parallelo con quanto fatto dagli editori di Analog che avevano da poco spostato il nome del premio dal creatore – John Campbell – alla creazione – Astounding.

Il dibattito però è andato avanti e qualche giorno fa il consiglio che gestisce il premio ha annunciato che cambierà il nome. Non è ancora noto quale sarà quello nuovo; la discussione è in corso.

Il dibattito

Anche in Italia il cambiamento del nome del Premio John W. Campbell ha suscitato un ampio dibattito, con da una parte chi ritiene giusto smettere di onorare persone che hanno fatto attiva propaganda razzista e dall'altro chi ritiene che gli aspetti della vita al di fuori dall'opera vadano semplicemente ignotati. Qui la questione è simile ma molto più sfumata. Le colpe di Campbell erano chiare e documentate, quelle di Alice Sheldon solo ipotesi (e forse dovrebbe valere anche per lei la presunzione di innocenza). E sono colpe di tipo molto diverso e molto difficili da valutare da un punto di vista etico. Non ci sentiamo di prendere posizione; forse  è chi si trova in situazioni simili a quelli della Sheldon o di suo marito che dovrebbe aver pienamente titolo di dare un'opinione in merito.