In Doctor Sleep, alla fine di ottobre i fan di Stephen King avranno l'occasione, se così si può dire, di tornare al famigerato Overlook hotel, il vero protagonista del romanzo Shining datato 1977 di Stephen King, poi immortalato da Stanley Kubrick con il celebrato film omonimo del 1980, pur con così tanti cambiamenti da ottenere solo che la pellicola fosse fondamentalmente odiata da King per tutti gli anni a seguire, tanto da far realizzare nel 1997 una miniserie in tre parti sulla ABC che fosse più fedele al sul romanzo.
Poi arriva il regista Mike Flanagan, già showrunner di The Haunting of Hill House per Netflix, serie rinnovata per la stagione due e Il gioco di Gerald (sempre da Stephen King). E Flanagan decide di realizzare un film che fosse un sequel sia del film che del romanzo. Ecco come ci è arrivato.
Preliminari
Il romanzo si apre con l'acronimo "FIFA sta per Fila In Fretta e Aff..lo" (Fear stands for Fuck Everything And Run) e comincia seguendo la storia del figlio di Jack Torrance (Jack Nicholson), Danny, ora adulto e interpretato da Ewan McGregor (prossimo protagonista di una serie dedicata a Obi-Wan Kenobi su Disney+), che lavora in un ospizio, dove tramite il suo potere, lo Shining (o luccicanza in italiano), aiuta i pazienti terminali ad avere un più facile passaggio nell'aldilà, e da questo deriva il soprannome che dà il titolo a film e romanzo.
In passato, gli eventi dell'hotel (e del caro paparino) lo avevano portato all'alcolismo, ma ora è sobrio, anche se emotivamente fragile.
I cattivi
I fantasmi dell'Overlook Hotel lo perseguitano ancora, ma lui li tiene rinchiusi in scatole mentali. Purtroppo non sono il suo solo problema: esiste una setta, chiamata The True Knot (il vero nodo) guidata da Rose Cilindro (Rebecca Ferguson, Men in Black: International) che attraversa gli Stati Uniti ed è in grado di allungare la vita dei propri componenti uccidendo i bambini dotati dello Shining e assorbendo il loro potere. Quando Abra Stone (Kyliegh Curran), una ragazzina con uno Shining particolarmente forte entra nel loro mirino, lei contatta Danny tramite la proiezione astrale. E così Danny ri-precipita nell'orrore che credeva di essersi lasciato alle spalle.
L'hotel
E veniamo alla parte che potrebbe lasciare perplessi i lettori e gli spettatori di romanzo e film: come può esserci un Overlook Hotel se nel libro è andato distrutto, ma nel film odiato da King no?
Nel romanzo Danny e Abra visitano le macerie dell'hotel, nel film è ancora lì, anzi sono stati ricostruiti nel minimo dettaglio gli interni immaginati da Kubrick per il film (nel vero hotel, ancora esistente, non ci sono).
In una intervista con Cinema Blend Flanagan ha raccontato che, ovviamente, il film è stato uno dei titoli fondamentali se non il fondamentale film dell'orrore e gli sembrava un'opportunità sprecata non poter rivistare l'Overlook. E quella era diventata la telefonata più difficile della sua vita da fare:
Ma quando abbiamo spiegato a King come volevamo farlo, lui si è rivelato entusiasta all'idea, il che è stata una piacevole sorpresa, perché se non avesse voluto, non ci sarebbe stato il film.
Per cui, se avete tempo, rileggete il romanzo, rivedete il film e poi preparatevi, il 31 ottobre torneremo tutti nell'hotel stregato più famoso nella storia del cinema, nel frattempo vi lasciamo con il trailer in italiano e in lingua originale.
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