Negli ultimi tempi gli scrittori di fantascienza sono tirati in ballo, o se preferite per la giacchetta, un po’ da tutte le componenti della società occidentale. Le imprese, ad esempio, soprattutto negli Stati Uniti, si avvalgono da tempo dei professionisti della science fiction per capire quali scenari futuri sono all’orizzonte in economia o nel proprio settore di riferimento. Una cosa che in realtà lascia alquanto perplessi. Se è vero che gli autori di romanzi di fantascienza sono avvezzi a immaginare il futuro – scenari economici, tecnologici o che riguardano la società nel suo insieme – è anche vero che sembra quasi che siano degli indovini, a cui, insomma, basta chiedere come sarà il futuro e con il loro mazzo di carte lo prevedono.
L’ultimo, in ordine di tempo, a chiedere questo genere di aiuto alla fantascienza è stato l’esercito francese.
I vertici dell'esercito transalpino hanno realizzato un dossier che riguarda due concetti chiave per le forze armate: innovazione e lotta al terrorismo. Il Ministère des Armées, l’equivalente del nostro Ministero della Difesa, intende creare un “red team”, ossia un gruppo composto di quattro o cinque scrittori di fantascienza per “immaginare” possibili “scenari di caos” che sono sfuggiti agli strateghi militari.
In pratica si chiede a questi scrittori di fantascienza di simulare, giocare, immaginare scenari terroristici che potrebbero accadere sul suolo francese, così da poter pianificare una risposta efficace e veloce. Il dossier è stato reso noto nei giorni successivi allo scorso 14 luglio, giorno di festa nazionale per i francesi per le celebrazioni della Presa della Bastiglia, avvenuta – non a caso – con tanto di parata militare e con la presenza de presidente Emmanuel Macron lungo gli Champs-Élysées. Durante la parata, infatti, si è esibito anche Franky Zapata, campione del mondo francese di moto d'acqua, che era a bordo del suo Flyboard, una sorta di hoverboard volante. Una delle possibili tecnologie militari che si potrebbero usare nel futuro. Zapata ha tentato, lo scorso 25 luglio, di attraversare a bordo del suo Flyboard la Manica, ma il tentativo è fallito. L’atleta è caduto nelle acque della Manica mentre stava tentando di atterrare sulla piattaforma di supporto, per il pit-stop di rifornimento a metà percorso, a circa 18 km dall'arrivo sulle coste della Gran Bretagna. Secondo le ricostruzioni del suo staff, la caduta è in qualche modo legata al moto ondoso che faceva ballare la piattaforma su cui Zapata si sarebbe dovuto posare per fare il pieno di cherosene
In quell'occasione, sono stati presentati il piano per la creazione di un comando militare dello spazio e lo spettacolare Flyboard di Franky Zapata, campione del mondo francese di moto d'acqua. Il
Il “Soldato volante”, com'è stato ribattezzato in patria, è uno dei possibili scenari a cui stanno lavorando gli scrittori di fantascienza reclutati dal governo francese.
La domanda che ci poniamo è: tutto questo fa bene alla fantascienza? Ai posteri l’ardua sentenza…
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