Non cercate sul calendario, non vi siete dimenticati qualche ricorrenza religiosa. Gli "apostoli" del titoli hanno tutt'altra origine e raccontano una bella vicenda che fa un po' ragionare su cosa voglia dire "tradurre". Noi tutti siamo abituati ad avere a che fare col lavoro di traduttori: quando leggiamo un libro, quando guardiamo un film. Se conosciamo la lingua originale magari ci divertiamo a cogliere svarioni di traduzione, che possono capitare a tutti (ricordo, per esempio, un "fuoco nel buco" in una traduzione di uno dei migliori traduttori italiani, Vittorio Curtoni). Ma qualunque traduttore, anche il meno capace, sa che tradurre vuol dire rendere nella propria lingua nel modo più fluido e naturale quello che era il senso dell'originale, senza interpretare male un senso di "fedeltà" che viceversa ne sarebbe tradito. Se in inglese trovo cats and dogs non sarò più fedele all'originale traducendolo "gatti e cani": la locuzione è analoga all'italiano "cani e gatti" e così va tradotto. Ma fino a che punto questo adattamento è corretto? Nelle prime traduzioni dello Hobbit i nomi delle famiglie della Contea vennero tradotte in italiano; aveva senso perché lo Hobbit aveva la forma della fiaba e i nomi erano fiabeschi. Poi arrivò Il Signore degli Anelli che era "tutta un'altra tazza di tè" e quel tipo di traduzione non era più adatto.
Il confine tra l'adattamento e l'eccesso di interpretazione è sempre labile e può spostarsi, tra persona e persona, tra situazione e situazione, tra epoca ed epoca.Potremmo definirla "scala Cannarsi". Quando si arriva al livello "Cannarsi" suona l'allarme.
Netflix, Neon Genesis Evangelion e la polemica sugli apostoli
Netflix propone l'anime cult Neon Genesis Evangelion e la rete li ricopre di proteste per il doppiaggio. Ma chi ha ragione?
LeggiNetflix si arrende, rifarà il doppiaggio di Neon Genesis Evangelion
Con un messaggio su Facebook annuncia il ritiro del controverso doppiaggio di Cannarsi, che sarà "sistemato"
LeggiDopo tanti anni Nicoletta Vallorani trova una collega: il Premio Urania 2018 lo ha vinto una donna.
È una donna la vincitrice del Premio Urania 2018
Per la prima volta dopo molti anni una donna torna a vincere il Premio Urania: Francesca Cavallero. Ecco chi è
LeggiLa voce era venuta fuori, poi c'era stata la smentita. Alla quale non avevamo dato credito. E infatti.
The Matrix: arriva la smentita della smentita sul sequel. E Michael B. Jordan
Secondo le ultime voci interne alla Warner le Wachowski stanno lavorando a un ritorno nel mondo di Matrix, ma lo sceneggiatore sarà quello di Ready Player One e il protagonista Michael B. Jordan.
LeggiA proposito di ritorni, ci sono anche loro.
Ghostbusters 3: Sigourney Weaver conferma il suo ritorno col cast originale
Ghostbusters 3 è ora una realtà, con tanto di cast originale di ritorno insieme alle prime nuove leve annunciate ufficialmente che presto arriveranno a indossare il loro zaino protonico. Ma dimenticatevi il film del 2016, è come se non fosse mai successo.
LeggiSembra una serie sulle vicende di una famiglia britannica borghese. Almeno fin verso la fine del primo episodio.
Cos'è Years and Years, la nuova serie distopica di Russell T Davies
Una realtà distopica che parte da oggi per immaginarsi gli sviluppi della nostra società tra quindici anni se i peggiori istinti della gente e i più immorali dei politici riusciranno a rendere il mondo un posto davvero grottesco e pericoloso in cui vivere.
LeggiSpock non ha ancora finito con Discovery.
Star Trek: Short Treks, Spock in uno dei prossimi episodi
Stanno per arrivare sei nuovi corti ambientati nell'universo di Star Trek, e se scopriamo che quattro saranno in animazione, in uno degli altri due vedremo tornare nientemeno che Number One e il giovane Spock.
LeggiÈ uscito il seguito dell'immaginifico romanzo di Giovanna Repetto.
Ritorno sul pianeta Tequiero
Due anni dopo l'uscita del primo romanzo, Il nastro di Sanchez, finalista al Premio Urania, arriva il seguito che porta avanti la vicenda del ragazzo sospeso tra due mondi
LeggiIl corto del sabato è una specie di piccolo Blade Runner.
Hard Reset, dalla parte della IA
In un futuro alla Blade Runner le IA sono diventate androidi, ma resta loro preclusa la possibilità di raggiungere l'autocoscienza, e quindi la libertà
LeggiBuona domenica e buona settimana!
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID