Per molti Russell T Davies rimarrà lo showrunner che dopo decenni di adorazione come fan riuscì a riportare in televisione Doctor Who, ma nel suo curriculum compaiono (per fare solo due esempi) Queer as Folk e A Very English Scandal, serie attraverso le quali l'autore voleva analizzare e fare una satira della società inglese e non solo. 

Il 14 maggio di quest'anno aveva debuttato in Inghilterra la miniserie Years and Years, che arriverà poi sulla HBO a partire da 24 giugno, e che alza di molto le ambizioni dell'autore nel rappresentare la nostra società e le conseguenze sul lungo periodo delle sue scelte sconsiderate.

La famiglia Lyons

Le vicende dei Lyons fanno da filo conduttore a un mondo che un pezzo alla volta, a partire dai giorni nostri e nell'arco di 15 anni, diventa sempre più folle.

Stephen (Rory Kinnear) è il più anziano, ed è il consulente finanziario nell'industria bancaria che vive a Londra con la moglie Celeste (T'Nia Miller) e le figlie Bethany (Lydia West) e Ruby (Judy Alleyne). Suo fratello Daniel (Russell Tovies) è un impiegato che si occupa degli affitti della case di proprietà comunale, è gay e sposato con Ralph (Dino Fetscher). Ralph si fa irretire molto velocemente da false informazioni che ha letto online, prima che i germi non esistono, poi che la Terra sia piatta.

Siccome Daniel e Stephen sono i più colti e razionali della famiglia, si irritano molto seguendo gli eventi più recenti, come una donna d'affari che si è trasformata in candidata politica, Vivienne Rook (Emma Thompson), che rappresenta benissimo il populismo di Trump e il Brexit. La Rook è una donna estremamente ricca, ma usa atteggiamenti e linguaggio da classe operaia per attirare la gente comune. Nei suoi comizi dice senza problemi che non le importa nulla di Palestina e Israele, vuole solo che la sua spazzatura venga ritirata e che nessuno parcheggi davanti al suo vialetto, il che le attira l'entusiasmo del ceto più basso della popolazione.

Nel frattempo

Trump non solo vince di nuovo le elezioni, ma lancia un attacco nucleare a una finta isola cinese che sarebbe la base di operazioni militari; la Russia si prende l'Ucraina con la forza; banche e borse crollanno e non solo la foresta tropicale è scomparsa e il polo nord si è scongelato, ma la gente è troppo pigra o troppo menefreghista per interessarsene. La tecnologia ha nel frattempo sfornato due novità: il transumanismo, ovvero la possibilità di trasferire interamente la propria coscienza online, diventando liberi del proprio corpo vivendo come un'entità digitale, cosa che Bethany desidera ardentemente ottenere, perché non riesce a confrontarsi con la sua vita come teenager; La possibilità di curare la spina bifida e far sì che gli esseri umani possano concepire bambini perfetti, cosa che colpisce molto la più giovane dei Lyons, Rosie (Ruth Madeley), che ha appunto la spina bifida, due bambini da due uomini diversi e fa fatica ad arrivare a fine mese. È tramite lei che scopriamo che sì, queste scoperte esistono, ma solo i miliardari possono permettersele.

Infine Edith (Jessica Hynes, nella foto) è la sorella più anziana, attivista politica che ha passato la vita combattendo ogni battaglia progressista in ogni angolo del globo ed era in Vietnam quando la bomba nucleare di Trump ha colpito la falsa isola cinese, uccidendo 45000 persone vere e facendo temere per un momento che il mondo stesse per finire davvero.

Il punto di riunione per tutti è la casa in rovina della nonna Muriel (Anne Reid),  dove i Lyons si incontrano una volta l'anno e poi sempre più spesso man mano che la situazione precipita.

Ed è in una telefona tra Daniel e Stephen che ben traspare il tema tessuto da Davies: 

È come se fossimo andati troppo lontano. Abbiamo immaginato troppo. Abbiamo mandato le sonde nello spazio fino ai confini del sistema solare. Abbiamo creato l'acceleratore di particelle e internet, abbiamo dipinto tutti quei dipinti e scritto tutte quelle grandi canzoni e poi puff! tutto è scoppiato come un palloncino.

Tra amara analisi della nostra realtà e di dove può andare a  finire e un minimo tono consolatorio, i sei episodi di Years and Years sono già andati in onda a partire dal 19 maggio sulla BBC e arriveranno sullHBO a partire dal 24 giugno, vi lasciamo con il trailer ufficiale, sperando che rimanga solo una realtà distopica.