- 1. Terrore nello spazio di Mario Bava
- 2. Space men di Antonio Margheriti
- 3. La morte viene dallo spazio di Paolo Heusch
- 4. Scontri Stellari oltre la terza dimensione di Luigi Cozzi
- 5. L’ultimo uomo della terra di Ubaldo Ragona
1. Terrore nello spazio di Mario Bava
Mario Bava, già indiscusso maestro dell'horror italiano, fornisce il suo personale omaggio alla fantascienza girando nel 1965 Terrore nello spazio. Tratto da un racconto dello scrittore Renato Prestiniero, il film di Bava mescola sapientemente fantascienza e horror, anticipando di almeno un decennio atmosfere e spunti che verranno ripresi nell'Alien di Ridley Scott.
2. Space men di Antonio Margheriti
Space men è il primo film di fantascienza di Antonio Margheriti che, in ossequio a una regola non scritta voluta dai produttori italiani, si firmerà con lo pseudonimo americaneggiante di Anthony Daisies, che tramuterà poi in Anthony M. Dawson. Il film ottenne un discreto successo, tanto che, l'anno dopo, Margheriti riuscì a realizzare Il pianeta degli uomini spenti, rimesso in circolazione negli anni Settanta, sulla scia di Guerre Stellari di George Lucas, con il titolo di Battaglie Planetarie.
3. La morte viene dallo spazio di Paolo Heusch
Il primo film di fantascienza italiano fu La morte viene dallo spazio (1958) di Paolo Heusch che si avvalse della fotografia e degli effetti speciali di Mario Bava. La storia, come si può evincere dal titolo esplicito, è il resoconto di come i terrestri riescano a sventare una grave minaccia proveniente dallo spazio: un tema che sarà ricorrente nelle pellicole di casa nostra, come in quelle di produzione americana.
4. Scontri Stellari oltre la terza dimensione di Luigi Cozzi
Luigi Cozzi, alias Lewis Coates, realizza nel 1978, Star Crash, conosciuto in Italia come Scontri Stellari oltre la terza dimensione (1978): un vero fanta-kolossal prodotto dagli americani, ma realizzato interamente da italiani, tra cui Armando Valcauda che realizza gli effetti speciali. Tra i protagonisti della pellicola, la seducente Caroline Munro, Christopher Plummer e David “Supercar” Hasselhoff.
5. L’ultimo uomo della terra di Ubaldo Ragona
La pellicola si ispira al romanzo “I vampiri” dello scrittore americano Richard Matheson, da cui verrà tratto anche il film 1975:Occhi bianchi sul pianeta Terra con Charlton Heston del 971. Da notare che venne usato come set l’avveniristico quartiere Eur di Roma. Il film si segnala anche per la straordinaria prova di un immenso Vincent Price.
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