Mentre Star Trek: Discovery si prepara a proseguire il suo viaggio per la terza stagione, in casa CBS All Access, il canale che manda online negli States tutti i futuri progetti legati alla saga, proseguono i lavori per l'attesa serie dedicata a Picard, di cui si è molto parlato nei mesi scorsi.
Ora mentre si avvicina il momento in cui cominceranno le riprese vere e proprie, ecco affiorare ulteriori informazioni su cosa aspettarsi sul ritorno in scena di Jean Luc Picard (sir Patrick Stewart).
Una missione personale
La serie sarà ambientata circa venti anni dopo la fine di Star Trek: The Next Generation e avrà due temi principali: attraverso il suo interesse per l'archeologia, Picard verrà a conoscenza di un artefatto scoperto su un lontano pianeta.
Ma, sul versante opposto, sarà profondamente colpito dalla distruzione dell'impero romulano, storyline ora diventata parte anche dell'universo canonico (e non come punto di contatto con la saga cinematografica come riportato tempo fa). Questo per via del legame che era riuscito a creare tra i romulani e la Federazione. Stewart ha aggiunto che esploreremo nuove dimensioni all'interno del personaggio.
Studio del personaggio
In una intervista con il Los Angeles Times il produttore esecutivo Alex Kurtzman ha svelato che il mandato della serie è che deve essere psicologica, lo studio di un personaggio nei suoi anni come ex capitano, aggiungendo che ci sono ben poche serie che mettono personaggi in età avanzata al centro della storia.
Ma aggiunge anche di non aspettarsi "Matlock nello spazio" (Matlock è una serie degli anni ottanta e novanta su un avvocato avanti con gli anni), ma bensì una storia che vuole rispondere alla domanda
Cosa succede quando le circostanze hanno cospirato per non dare a Picard un lieto fine?
E precisa che nelle intenzioni la serie vuole rinforzare il tono ottimistico creato da Gene Roddenberry: Picard dovrà sprofondare molto in basso prima di ritrovare la luce. Sarà una serie lenta, meditativa, che vuole rappresentare tutta la gamma dei diversi colori che useranno nelle prossime produzioni.
Kurtzman ha concluso dicendo che questa serie si distinguerà anche perché invece di avere un solo showrunner, sarà il risultato del lavoro di un team congiunto, che vede tra gli altri lo scrittore vincitore del Pulitzer Michael Chabon, il regista e ex protagonista di The Next Generation Jonathan Frakes e lo stesso Stewart, che ha preso parte attiva nella realizzazione della storia, per citare solo alcuni dei nomi coinvolti.
In tutto il mondo
Mentre Star Trek: Discovery continuerà ad arrivare nel resto del mondo su Netflix, Amazon Prime Video si è aggiudicata i diritti per l'arrivo online a ventiquattro ore di distanza rispetto all'arrivo negli States in duecento paesi nel mondo, non solo, l'accordo prevede numerose stagioni (non ci sono altre specifiche) della serie dedicata a Picard.
La prima stagione della serie per ora senza titolo dedicata a Picard sarà composta da dieci episodi ed è prevista in arrivo verso la fine di quest'anno, vi terremo al corrente sul ritorno in attività di Jean Luc Picard.
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