Il cinema e le serie americane hanno due termini ormai diventati (da loro) di uso comune: Red Herring e MacGuffin.

Ma non cercate la traduzione letterale, il primo si riferisce a quell'indizio fuorviante intorno al quale gira una trama, il MacGuffin è un oggetto misterioso che tutti vogliono malgrado nessuno sappia cosa sia.

Ecco, In Star Trek: Discovery Spock (Ethan Peck) è sicuramente l'arco narrativo principale, ma il vero Red Herring è la misteriosa entità chiamata Red Angel, sulla quale online sono comparse due ipotesi molto intriganti.

Spock dalla Kelvin Timeline

Certo, i mondi televisivi e cinematografici sono separati dai diritti divisi tra la CBS e la Paramount. Eppure in una intervista con The Hollywood Reporter l'attuale produttore esecutivo e co-creatore sia di Star Trek: Discovery che della serie dedicata a Picard, Alex Kurtzman, ha dichiarato ufficialmente che la vita del'ex capitano di Star Trek: The Next Generation è stata radicalmente cambiata dalla distruzione dell'impero romulano: Kurtzman quindi ammette come canonici nello Star Trek CBS eventi avvenuti nel primo film di JJ Abrams e ambientate idealmente 130 anni dopo Discovery.

Nel film lo Spock originale (il compianto Leonard Nimoy) voleva impedire che una gigantesca supernova distruggesse buona parte della galassia. A bordo di un'astronave sperimentale e con una sostanza chiamata materia rossa, il suo piano era di far assorbire la supernova da un buco nero e aveva successo, non prima però che l'impero romulano venisse vaporizzato.

Come forse ricorderete, avveniva poi l'incontro/scontro con il romulano Nero (Eric Bana) e la sua astronave mineraria Narada, le due navi finivano all'interno del buco nero e nella realtà alternativa che chiamiamo Kelvin Timeline.

Ecco dunque la prima delle due teorie di Screen Rant: e se prima di arrivare nella realtà alternativa Spock fosse passato nella sua realtà perché a livello di subconscio voleva riparare il rapporto con la sorella?

Questa teoria spiegherebbe il comportamento anomalo del giovane Spock (essendoci due Spock nella stessa timeline), ma anche il fatto che in realtà il cosiddetto Red Angel, lungi dall'essere un'entità malefica, sembra guidare la Discovery in luoghi che necessitano il suo aiuto. Non solo, secondo il sito spiegherebbe anche gli anacronismi tecnologici tra la serie classica e Discovery, tecnicamente ambientata dieci anni prima. Ovviamente, spiegazione che deve ancora arrivare.

Screen Rant porta anche come (sorta) di prova la foto di gruppo che vedete qui sopra fatta con Ethan Peck, il figlio di Leonard Nimoy Adam e sua moglie, Terry Ferrell, ovvero Jadzia Dax da Star Trek: Deep Space Nine, il che fa pensare che la serie potrebbe voler rendere il suo personale omaggio a Nimoy con le immagini del vero Nimoy, in modo non dissimile da come avverrà per Carrie Fisher in Star Wars: Episode IX. Ovviamente questo apre la porta a un altro mistero, ovvero come la CBS e la Paramount abbiano trovato un accordo per far sovrapporre, seppure minimanente, i loro universi.

L'intelligenza artificiale della Discovery

Nel corto Calypso della serie Star Trek: Short Treks, veniva rivelato (spoiler alert) che la Discovery era sopravvissuta intatta e abbandonata alla deriva fino al trentatreesimo secolo e il suo computer di bordo si era così evoluto da darsi un nome, Zora.

Ora, sempre secondo Screen Rant, Zora potrebbe avere viaggiato indietro nel tempo per aiutare il suo vecchio equipaggio. Non a caso i primi dei tre segnali lasciati dal Red Angel portavano a missioni di soccorso. Il Red Angel è poi in qualche modo collegato a Spock: lo ha visitato da bambino e aiutato a salvare la sorellastra Michael Burnham (Sonequa Martin-Green).

Il primo indizio arriva da Saru (Doug Jones) il quale scopre che il Red Angel è (o almeno appare) come un umanoide in un'armatura meccanizzata tecnologicamente parecchio molto avanzata rispetto a quella dei loro tempi e soprattutto, sembra essere una donna. Ash Tyler scopre poi che l'entità è in grado di fare incursioni temporali, salvando ad esempio persone che stavano per morire durante la terza guerra mondiale nel ventunesimo secolo in un nuovo mondo nel quadrante Beta.

Questo potrebbe essere spiegato col fatto che Zora possiede millenni di storia galattica grazie alla sfera trovata in An Obol for Charon, informazioni che possono averla portata a scoprire come viaggiare nel tempo. Inoltre, era già riuscita a crerare un ologramma dalle sembianze umane, non è quindi impossibile che sia riuscita a crearsi un corpo sintetico.

Ma queste sono le loro teorie, quali sono le vostre?

Nel frattempo vi lasciamo con il promo del settimo episodio, Light and Shadows, previsto in arrivo in USA il 28 febbraio e da noi il primo marzo.