Molti avevano storto il naso quando era arrivata la notizia, e forse non solo per motivi maschilisti o di avversione alle diversità: dopo oltre cinquant'anni di Doctor Who interpretato da attori, arrivava il primo Doctor Who donna, la bionda Jodie Whittaker, già vista in Broadchurch, accanto ad uno dei dottori più amati di sempre, David Tennant.
Del resto, non stava scritto da nessuna parte che il dottore dovesse essere sempre un uomo, visto che la sua caratteristica di cambiare aspetto, espediente narrativo messo in atto per risolvere il problema della dipartita prematura del primo Dottore, William Hartnell, gravemente ammalato e impossibilitato a continuare il suo lavoro. Da allora, periodicamente il personaggio Doctor Who ha cambiato volto e personalità, oltre che età apparente. Il Maestro, antagonista storico del Dottore in più edizioni e con più volti perché condivide il suo stesso destino, aveva già avuto del resto un volto femminile, grazie all'attrice Michelle Gomez, e un nick femminile, Missy, mentre il Doctor Who resta tale anche se interpretato da una donna.
Ma guardiamo più da vicino chi è l'attrice che interpreta Doctor Who. Jodie Auckland Whittaker è nata a Huddersfield, il 3 giugno 1982. Ha frequentato la Guildhall School of Music and Drama, una delle più prestigiosi scuole di recitazione inglesi, finendo gli studi nel 2005 e debuttando al Globe Theatre con La tempesta di William Shakespeare. Nel 2006 ha esordito sul grande schermo nel film Venus (inedito in Italia), accanto al grande attore Peter O'Toole. Questo film ha, tra le altre cose, regalato a Jodie diversi riconoscimenti e l'attenzione della critica cinematografica. Sempre nel 2006, la Whittaker è apparsa nella soap opera Doctors.
La carriera dell'attrice si è poi divisa tra partecipazioni a serie televisive, quasi sempre del genere commedia, a ruoli n cortometraggi, senza mai avere un ruolo da protagonista, fino a quando la BBC l'ha voluta nel ruolo di Beth Latimer nella serie Broadchurch.
Ora è arrivato il ruolo della vita, ossia il primo Doctor Who donna e dalla prima dichiarazione dell'attrice la sfida sembra essere stata accettata con sicurezza:
Interpretare il Dottore è molto più di un onore. Significa ricordare chi mi ha preceduto ma anche abbracciare ciò che il personaggio incarna: la speranza.
La Whittaker è femminista e ha visto questo importante cambiamento come un grande traguardo per tutte le donne.
Insieme alla bionda Doctor Who ci sono tre companion, il nero Ryan Sinclair (Tosin Cole), l'indiana Yasmin Khan (Mandip Gill) e Graham O'Brien (Bradley Walsh) un uomo di mezz'età da poco vedovo che si unisce al Doctor Who per provare a superare la morte della moglie, non riuscendo più a stare nella sua casa.
Dietro questa piccola-grande rivoluzione c'è il nuovo showrunner, Chris Chibnall che ha preso il posto di Steven Moffat e i cambiamenti non sono stati soli nell'interprete principale. Ha fatto scalpore la decisione di non far comparire i nemici storici del Dottore, a cominciare dai Daleks, senza dimenticare i cambiamenti al TARDIS e al cacciavite sonico. Altra piccola decisione storica è stata la scelta di ridurre il numero di episodi. Ma la vera rivoluzione, e diciamo anche la grande scommessa, è stata quella di gestire trame in cui il Dottore non è più un uomo, ma una donna con tutto ciò che implica.
Dopo una nuova stagione con la Doctor Who e uno speciale per Capodanno e la conferma per almeno altre due stagioni di Jodie Whittaker si può dire che la scommessa è stata vinta: il nuovo volto per il personaggio più duraturo dell'immaginario fantascientifico ha continuato una tradizione di rispetto per la diversità già introdotta da figure come Jack Harkness, protagonista poi di Torchwood, e la companion Bill, entrambi omosessuali e lei anche afrobritannica.
La nuova stagione del Doctor Who racconterà di segregazione razziale, ecologia, perdita delle persone amate, Storia recente dell'India con contrasti religiosi tra indù e musulmani, non mancheranno gli alieni, anche se non quelli soliti tra amici e antagonisti. Ma la serie è piaciuta, sia alla vecchia guardia che ai nuovi appassionati.
Lo hanno confermato gli 11 milioni di spettatori che nel regno Unito hanno guardato il primo episodio dell'undicesima stagione, che si è aggiudicato il posto di secondo esordio migliore dell'anno per una serie drama e miglior debutto della serie per quanto riguarda gli ultimi dieci anni.
La stagione è stata vista da una media di 8.4 milioni di spettatori, confermandosi un successo, e l'esordio della Whittaker ha superato infatti di gran lunga la media di 6 milioni registrata dall'ultima apparizione di Peter Capaldi nei panni del Dottore.
La serie è da poco arrivata anche in Italia, va in onda tutte le domeniche pomeriggio alle 16 e 20 su Rai 4, ed è lecito pensare che Doctor Who avrà ancora una vita, o meglio tante vite, lunga, per come sa davvero ogni volta rigenerarsi e raccontare nuove storie, sempre.
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