Nell'album solista di Hammill The Silent Corner and the Empty Stage (1974) spicca Red Shift: ancora una visione angosciata del futuro, ancora l'uomo che lotta per mantenere il proprio equilibrio mentale.
Nel 1975 Hammill è di nuovo alla guida dei Van der Graaf Generator. Viene pubblicato il bel Goodbluff cui segue l'anno dopo l'altrettanto valido Still Life. È in questo disco che troviamo ancora delle incursioni di Hammill e dei suoi nella fantascienza, tema di ben due brani: la title track e Childlike Faith in Childhood's End.
Still Life tratta il tema dell'immortalità. Lo fa, coerentemente con lo stile di Hammill, da una prospettiva particolare, tutt'altro che ottimistica. Siamo in un lontano futuro in cui l'umanità è riuscita a conseguire l'immortalità. La prospettiva dell'immortalità, sogno finalmente realizzato dal genere umano, cambia radicalmente il senso della vita stessa. E non in modo positivo: le più banali azioni quotidiane sembrano avere perso di significato. Eliminata la minaccia della morte, la vita stessa sembra finzione. L'ispirazione di Hammill deriva probabilmente dal racconto di Jorge Luis Borges L'immortale (1947), in cui un popolo divenuto immortale trascorre i propri giorni alla ricerca di un fiume che restituisca la possibilità di morire.
Childlike Faith in Childhood's End è il titolo del lungo brano che conclude il disco Still Life e si basa su un gioco di parole costituito dall'unione di due frasi apparentemente senza alcun legame: la fanciullezza nella fede (richiamata nella Lettera di San Paolo agli Efesini e metafora della maturità cristiana non ancora raggiunta) e la fine della fanciullezza (titolo di un celebre romanzo di Arthur C. Clarke del 1955, Le guide del tramonto in italiano, già citato a proposito di Watcher of the Skies dei Genesis). Religione e fantascienza si fondono per dare vita a uno dei testi più complessi scritti da Hammill. Il protagonista della storia vive in un futuro lontano e imprecisato. Riflette sulla propria condizione di vita sia materiale sia spirituale: non ci si può accontentare di vivere giorno per giorno in una corsa incessante contro la morte. L'evoluzione della scienza non ha solo risvolti positivi: tutto è noto, il pensiero e l'intuizione hanno perso ogni senso. La religione, d'altro canto, non offre né un'adeguata consolazione né la possibilità di un'evoluzione spirituale. La fanciullezza dell'umanità è destinata a finire, l'Uomo è quindi pronto a trascendere le limitazioni di tempo e di spazio, libero dai limiti della creazione, cosicché l'Umanità diventa un'unica Entità, costituita dall'insieme delle singole menti (proprio come accade nel finale del romanzo di Clarke). Non solo fantascienza ma anche la filosofia di Kant e Spinoza e la visione escatologica del gesuita Teilhard de Chardin.
Assimilati al filone del prog rock ma con forti influenze psichedeliche, i Gong raggiungono l'apice del successo tra il 1973 e il 1974 con la trilogia Radio Gnome Invisible, una sorta di commedia di musica sperimentale in tre atti, con ciascun membro della band identificato con uno o più personaggi della storia. Il primo dei tre dischi si intitola Flying Teapot. La teiera volante proviene dal pianeta Gong e trasporta "Pot Head Pixies", folletti-testa-di-teiera, creaturine verdi con minuscole antenne sulla testa e in costante contatto con il pianeta natio grazie alle trasmissioni di Radio Gnome Invisible. La musica è straniante, i testi sono astrusi, il filo logico della narrazione è reso volutamente ancora più incomprensibile dalle note (non) esplicative contenute nel disco. Il cantante e leader Daevid Allen interpreta il protagonista Zero the Hero, in contatto telepatico con i Pot Head Pixies, la cantante (nonché moglie di Allen) Gilli Smyth interpreta la strega Yoni. In Zero The Hero & The Witch's Spell (suite contenuta nel lato B del disco) la strega somministra al protagonista una pozione che lo ammalia; il disco termina con la celebrazione dell'amore tra i due protagonisti (Witch's Song/I Am Your Pussy).
Angel's Egg, il secondo capitolo, comincia con Zero che, sotto effetto della droga somministrata da Yoni, viaggia verso il pianeta Gong dove i Pot Head Pixies gli spiegano il meccanismo di volo delle teiere e lo conducono al One Invisible Temple. Al protagonista viene anche svelato un piano: dovrà tornare sulla Terra e organizzare The Great Melting Feast of Freaks, una festa in cui lo Switch Doctor doterà del Terzo Occhio tutti i partecipanti. Si avrà così una nuova era per la Terra.
La trilogia si conclude con You (1974), anche se opere successive dei componenti dei Gong (e dei Gong stessi) si allacceranno ai temi della trilogia. Zero organizza il grande banchetto su The Isle of Everywhere e le cose sembrano andare per il meglio, poiché lo Switch Doctor accende il Terzo Occhio ai commensali. Ma a restare escluso dall'evento è proprio Zero, distratto dai piaceri indotti da una torta di hashish. Perde così l'opportunità di liberazione e si ritrova a vagare di corpo in corpo.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID