Sono passati quasi diciassette anni da quando la piccola serie di culto Roswell si concludeva dopo tre stagioni nel maggio del 2002 e soprattutto, non con un cliffhanger ma con un finale vero e proprio, anche se (spoiler alert) i protagonisti dovevano lasciare Roswell per sempre per evitare di essere catturati dall'FBI.
Infatti non è un caso che la nuova serie, ora chiamata Roswell, New Mexico, inizi con un ritorno dopo dieci anni di assenza, ma molte cose sono cambiate dal telefilm che ricordate.
I teenager sono cresciuti
La showrunner della serie, Carina Adly MacKenzie, in arrivo da The Originals, come uno dei protagonisti, ha raccontato che dal momento in cui aveva deciso di seguire il reboot della serie, non aveva alcuna intenzione di tornare ai temi teenageriali del telefilm originale, ma che essendo ambientata ai giorni nostri, doveva riflettere anche la situazione politica attuale, doveva avere contenuti e protagonisti adulti.
Avrebbe potuto realizzare un vero proseguimento se solo la protagonista originale, Shiri Appleby, fosse stata disponibile, ma l'attrice era già impegnata, anche se è tornata sul set come regista del nono episodio, portando con sé alcuni video dell'originale in parte per divertire i nuovi protagonisti, in parte per ricreare alcune scene cruciali in modo fedele alle origini.
Liz
Forse non tutti sanno che la serie era basata sui romanzi YA Roswell High di Melinda Metz, ben dieci libri pubblicati tra il 1998 e il 2000, che avevano fornito lo spunto iniziale per la serie classica ma lo hanno fornito anche per quella nuova, con qualche aggiornamento.
Qui infatti, la protagonista torna a chiamarsi Liz Ortecho, ovvero il suo nome nei romanzi, mentre in Roswell diventava Liz Parker. Ma il ritorno alle origini non è solo una forma di fedeltà ai romanzi: la nuova Liz (Jeanine Mason, Grey's Anatomy), torna a Roswell dopo un'assenza di dieci anni, dal padre Arturo Ortecho (Carlos Compean) un immigato illegale che alcuni chiamano alieno. Perché come ha fatto notare la showrunner, la vera Roswell è una città di cowboy, che nella serie diventa anche una città di confine in cui i rapporti con gli immigrati si stanno facendo sempre più tesi.
Max, Isabel e Michael
Così in un puro stile Superman, scopriamo che ben tre dei suoi amici sono in realtà alieni, Max (Nathan Parsons, The Originals) e Isobel (Lily Cowles, la sfortunata Brain Dead), e Michael (Michael Vlamis) erano precipitati dallo spazio da bambini, ma mentre i primi due venivano adotatti dalla famiglia Evans, Michael passava la sua vita da una casa famiglia all’altra, sviluppando un pessimo carattere e una pericolosa invidia per i suoi fratelli alieni, come si può notare anche nel trailer.
Ma se Michael è animato da una rabbia alimentata da anni, Max all’apparenza il lato positivo dei personaggi, nasconde fin dall’inizio molti segreti.
Uno dei quali si rivela Liz allo stesso modo in cui avveniva nel telefilm di quasi venti anni fa.
La serie, prodotta dalla Amblin di Steven Spielberg, vuole essere un telefilm adulto che affronta l'attuale situazione politica americana e le discriminazioni nei confronti delle minoranze attraverso la storia di tre alieni più o meno integrati nella società, in un paese in cui quando i loro segrete cominciano a emergere, la situazione peggiora velocemente, anche perché come scopriranno presto i protagonisti, loro non sono i soli alieni (letterali) in città.
Roswell, Mexico, che stavolta è stata girata davvero nel New Mexico (l'originale aveva la California come location principale), debutta negli States oggi 15 gennaio, vi lasciamo con il trailer più recente e vi terremo al corrente sull'arrivo da noi.
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