È indubbiamente Bohemian Rhapsody, il film sui Queen e su Freddie Mercury, la rivelazione del 2018. È il terzo film per incassi del 2018, se si escludono i film di supereroi (ottavo in assoluto); anche se è diretto da Bryan Singer, che coi supereroi ha molto a che fare. La stampa estera di Hollywood ieri sera lo ha premiato coi Golden Globe per il miglior film e per il miglior attore, a Rami Malek, attore che noi conosciamo bene come protagonista della serie semi-fantascientifica Mr. Robot.
Non ci si potevano aspettare gran che di Golden Globe fantastici, quest'anno, visto che già pochissimi erano tra i finalisti. Quei pochi che c'erano – come Black Panther nel miglior film – non ce l'hanno fatta: unica eccezione Spider-Man Un nuovo universo, che ha ricevuto critiche eccellenti e che vince nella categoria film d'animazione, lasciando al palo la Disney.
Per il resto dobbiamo affidarci a "colpi di sponda": abbiamo parlato del regista degli X-Men Singer e dell'attore di Mr. Robot; abbiamo poi l'affermazione del "Batman" di Nolan, Christian Bale, come miglior attore per Vice; del regista di I figli degli uomini Alfonso Cuarón per Roma; dell'attore di The 4400, Alphas e Luke Cage Mahershala Ali per Green Book; del dottor Hank Pym di Ant-Man Michael Douglas per The Kominsky Method; della Medium per eccellenza Patricia Arquette per Escape at Dannemora; lo sfortunato Robb Stark del Trono di spade Richard Madden per The Bodyguard; per Se la strada potesse parlare vince anche Regina King che vedremo in Watchmen, e citiamo anche Olivia Colman, l'attrice inglese comparsa in un episodio di Doctor Who (e a suo tempo inclusa tra i favoriti per il ruolo del Dottore stesso) come miglior attrice in un film brillante per La favorita.
Per il film su Neil Armstrong, The First Man, solo un premio alla colonna sonora di Justin Hurwitz.
Da Hollywood è tutto, ci vediamo a febbraio per gli Oscar!
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