Esce in questi giorni da Fanucci La fine di tutte le cose (Kraken, 2010), uno degli ultimi romanzi di China Miéville ancora inediti in Italia. Il romanzo è ambientato in una Londra tra il reale e il fantastico, e racconta la storia di uno studioso di cefalopodi che cura l'apposita sezione del Museo di Storia Naturale, finché non viene rubato un raro esemplare di Calamaro gigante.

Fanucci ha pubblicato altri sette libri di Miéville: Perdido Street Station (2000), La città delle navi (The Scar, 2002), Il treno degli dèi (Iron Council, 2004), Un regno in ombra (King Rat, 1998), La città e la città (The City & the City, 2009), Embassytown (2011) e il libro per ragazzi Il libro magico (Un Lun Dun, 2007). Tutti questi titoli fino a giovedì sono disponibile in ebook al prezzo speciale di solo 1,99 euro l'uno.

Inedito in Italia, oltre alle antologie di racconti, resta solo Railsea (2012).

Il libro

In una Londra tetra e indecifrabile, Billy Harrow, studioso di cefalopodi, guida i visitatori all’interno del Museo di Storia Naturale, dove è ospitato un raro e impressionante esemplare di Architeutis dux, meglio noto come Calamaro gigante. Nessuno può immaginare quello che sta per accadere, l’evento che avrebbe cambiato per sempre l’esistenza di chi vi avesse assistito: quando il calamaro svanisce nel nulla prima dell’arrivo di Billy e dei visitatori, ogni spiegazione razionale appare subito vana. Come Billy avrà presto modo di scoprire, quel prodigio non è altro che una manifestazione delle lotte che si stanno consumando in una città avvolta da una coltre impenetrabile di segreto e mito, che si scopre popolata da creature magiche e crudeli, le cui origini si perdono nei secoli e negli anfratti bui del mistero. In nome di quale dio tutto ciò sta avvenendo? Qual è il fine ultimo di coloro che si apprestano a cancellare per sempre ogni traccia di umanità?

Dalla penna di uno degli autori più acclamati degli ultimi anni, un’avventura irripetibile e inquietante, che rivoluzionerà il nostro modo di guardare a tutto ciò che è oscuro e insondabile.

L'autore

China Miéville è nato a Londra nel 1972. A diciotto anni si è trasferito in Egitto, dove ha insegnato inglese e si è interessato alla cultura araba e alla situazione politica mediorientale. È laureato a Cambridge in Antropologia sociale e ha conseguito un master presso la London School of Economics.

Per Fanucci Editore ha pubblicato Un regno in ombra, suo romanzo d’esordio nominato per l’International Horror Guild e il premio Bram Stoker nel 1999, Perdido Street Station, vincitore nel 2001 dei premi Arthur C. Clarke e British Fantasy, La città delle navi, vincitore nel 2003 dell’International Horror Guild e del Bram Stoker, Il treno degli Dèi, vincitore nel 2005 dei premi Arthur C. Clarke e Locus, Il libro magico, vincitore nel 2008 del premio Locus, e La città e la città, vincitore nel 2010 dei premi Arthur C. Clarke, Hugo e World Fantasy, nonché nominato al Nebula. Embassytown è stato nominato per il premio Hugo 2012 nella categoria Miglior romanzo.

China Miéville, La fine di tutte le cose  (Kraken, 2010), traduzione di Annarita Guarnieri, Fanucci, pagg. 704, euro 20,00 (ebook 4,99).