Ieri sera si è concluso il cross-over annuale DC/CW, sul quale è stata anche fatta una battuta in DC's Legends of Tomorrow, lasciati fuori dal team-up, ma come sa chi ha visto il terzo episodio, la fine è solo l'inizio di qualcosa di più grande.
Per cui, quanto segue è uno spoiler per chi non fosse ancora in pari con la programmazione americana.
John Deegan
Ovvero l'attore Jeremy Davies (Lost), reclutato da The Monitor (LaMonica Barrett, The Last Ship) per usare un oscuro libro in grado di riscrivere la realtà, diventava il personaggio che i fan dei fumetti avevano ipotizzato fin dall'inizio:
Il dottor Destiny, nato a fumetti nel 1961 come scienziato pazzo in grado di creare un dispostivo antigravitazionale e annienta-volontà, con il quale arrivò a un passo dallo sconfiggere l’intera Justice League.
Poi creò il Materioptikon, in grado di creare la realtà usando la struttura dei sogni. In Sandman venivano poi riscritte in parte le origini dell’arma, dicendo che era stata sua madre Ethel a fornirgli la pietra dei sogni di Morpheus.
A questo punto Destiny era diventato così pericoloso che la Justice League dove ricorrere a rimedi estremi: lo ipnotizzava e monipolava la sua psiche per impedirgli di sognare. Il che però lo face impazzire e rinsecchire fino a quasi diventare uno scheletro, per poi venire rinchiuso nell’Arkham Asylum. Vi ricorda qualcosa?
Psico Pirata
Interpretato da Bob Frazer (The 100) durante la tentata fuga da Arkham, era una figura misteriosa che emergeva da una cella, indossando una maschera dorata. Poi nella scena post-finale dell’ultimo episodio, Batwoman (Ruby Rose) chiamava Oliver Queen (Stephen Amell) per chiedergli se la storia con il dottor Deegan fosse davvero finita, perché si stava facendo degli amici in quel di Arkham.
Al che scoprivamo lo stesso uomo con la maschera parlare (probabilmente con Deegan), dicendo che
Tutto è come dovrebbe essere, il palcoscenico è pronto. Mondi vivranno, mondi moriranno. E l’universo non sarà mai più lo stesso.
Questo per un grosso motivo: il suddetto Psico Pirata finirà col diventare il complice della minaccia prossima ventura, L’anti-Monitor, ovvero il motivo per cui The Monitor stava testando tutte le realtà del multiverso, per trovare i campioni in grado di fermare una minaccia terrificante.
Lo Psico-Pirata ha due origini: nel 1944 era Charles Halstead, il linotipista del Daily Courier, che invidioso del successo del suo capo orginizzava dei crimini usando le emozioni come forma di minaccia.
Nel 1965, Ecco arrivare Roger Hayden, un gangster che finisce in prigione proprio con il suddetto Halstead, il quale gli rivela l’esistenza delle maschere di Medusa, in grado di manipolare le emozioni di chiunque. Hayden le trovava tutte fondendole in una sola, che gli conferiva poteri quasi inarrestabili ma lo rendeva anche dipendente dalle emozioni che assorbiva.
Crisis on Infinite Earths
Evento di culto della DC Comics pubblicato tra l’aprile del 1985 e il marzo del 1986, nato dall’idea dell’autore Marv Wolfman per riunire tutti gli universi DC all’epoca separati tra di loro, partiva proprio con l’arrivo dell’entita cosmica The Anti-Monitor, che sta distruggendo tutte le Terre del multiverso e che poi arruola il suddetto Psico-Pirata per i suoi poteri.
Nell’epico scontro finale tra gli svariati supereroi a cadere c’erano proprio The Flash, la cui scomparsa nel futuro è parte del telefilm fin dalle origini, e Supergirl, di cui abbiamo visto una immagine iconografica nella serie, dove Superman (Tyler Hoechlin) la tiene tra la braccia, in quel caso solo ferita gravemente.
Ma, come svela nell’ultima inquadratura la CW, tutti i pezzi del puizzle andranno al loro posto nel cross-over invernale del 2019, chiamato proprio Crisis on Infinite Earths, voi che ne dite può l’universo DC/CW rendere giustizia a una delle opere più famore del mondo DC Comics?
Vi lasciamo con la scena post-finale, preparatevi alla crisi nelle Terre infinite.
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