Per raccontare il capolavoro di Stanley Kubrick, Wonderland ha ricostruito nel dettaglio i quasi quattro anni di lavorazione del film: dal primo incontro tra il regista e Arthur C. Clarke – ispiratore e co-sceneggiatore della pellicola – agli ultimi tagli dopo la prima americana.
All’interno dello speciale, un ricco backstage fotografico, un breve e inedito intervento radiofonico dello stesso Kubrick e le testimonianze del critico Michel Ciment e del mago degli effetti speciali Douglas Trumbull: La possibilità di inserire gli alieni nel film era costante, ci stavamo provando tutti, ci stavo lavorando anch’io. Il problema non è che non avessimo provato a realizzare gli alieni, ma solo la mancanza di tempo. Stanley alla fine decise – secondo me saggiamente – di non inserire gli alieni nel film, di suggerire la loro esistenza senza renderli manifesti e credo che questo abbia reso il film migliore.
La genesi creativa di uno dei titoli più iconici dell’intero XX secolo è, insomma, l’altra faccia di una vera e propria odissea produttiva, con il perfezionismo del maestro a sfidare i limiti di costo di una macchina realizzativa incredibilmente complessa.
A 2001: Odissea nello spazio saranno dedicati anche la copertina “pop” della settimana, con l’adattamento a fumetti del maestro Jack Kirby, attualmente in mostra a Bologna, e la rubrica Umano, post-umano, intitolata “HAL e i suoi fratelli” e dedicata al tema dell’intelligenza artificiale. La novità “cult” della settimana è invece l’horror La casa delle bambole – Ghostland, che sarà brevemente presentato dal regista Pascal Laugier.
Wonderland è un programma di Leopoldo Santovincenzo, Carlo Modesti Pauer, Andrea Fornasiero ed Enrico Platania, con la collaborazione di Alessandro Rotili. Produttore esecutivo Sabrina La Croix, regia di Giuseppe Bucchi.
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