Giuliana Conforto, scienziata, ricercatrice molto nota, è nata a Roma dove si è laureata in Fisica nel 1966 con una tesi in Astrofisica. Ha svolto ricerche sulla relatività e la fisica quantica; ha anche insegnato presso le università di Cosenza e dell'Aquila. Si interessa alla filosofia ermetica, alla psicologia e all'astrologia. L'autrice fa parte dello Scientific and Medical Network, una rete internazionale di scienziati aperti a nuovi metodi di conoscenza. Ha già pubblicato LUH, il Gioco Cosmico dell'Universo, e attualmente sta preparando un saggio dal titolo Elementi di Scienza Intuitiva.
Il pianeta si sta trasformando. Giordano Bruno (1548-1600) è uno dei grandi saggi che lo hanno previsto; quella di Bruno è scienza del futuro, coscienza delle infinite potenzialità dell'essere umano e, soprattutto, della sua immortalità. In sintonia con il messaggio evangelico, egli annuncia la nascita dell'uomo nuovo, libero da tabù e paure, capace di ricevere e di riflettere nelle sue opere l'intero messaggio vitale, oggi noto come DNA, quindi di creare un nuovo mondo di pace e vera giustizia. Bruno rivela il grande segreto, la magia della natura: la comunione naturale di ogni corpo con il messaggio genetico, che fu poi il motivo vero della sua condanna, perché vanifica il ruolo della chiesa come presunta intermediaria tra gli uomini e Dio. Bruno rivela il ruolo centrale di protagonista dell'uomo nel Progetto cosmico, prevede i tempi attuali e l'evento che ristabilirà "l'antico volto": il risveglio dell'uomo alla coscienza dell'infinita e vera realtà, l'Amore.
"Viviamo in un mondo di quotidiana follia, che non risolve i problemi più semplici, non soddisfa i bisogni più elementari e non sa rispondere al quesito di fondo dell'umanità: chi siamo? Ma Giordano Bruno, dotato di una percezione eccezionale, di una filosofia brillante, di una sapienza illimitata e della certezza dell'eternità, svela le ragioni di tutto ciò... Verrà il secolo in cui l'uomo scoprirà forze potenti nella natura", annunciava Bruno. Oggi monti conoscono la forza nucleare e i suoi potenziali effetti devastanti, ma pochi sanno che nel nucleo dell'atomo c'è un'altra forza potente, chiamata dai fisici "debole". "C'è un'unica forza che unisce infiniti mondi e li rende vivi, l'Amore..." scrive Giordano Bruno. Infatti la forza debole è l'unica che lega la massa luminosa, visibile (5%), a quella oscura, invisibile (95%). La stessa forza debole dirige la fusione nucleare, nel cuore del sole e di tutte le stelle, riconosce la fisica: "debole"? "L'Amor che move il sole e le stelle" dice Dante Alighieri... L'uomo è divino. Ogni singolo cervello umano è unico, diverso ma simile a quello degli altri, con potenzialità quasi tutte inesplorate e non ancora attivate. L'uomo non ha limiti se non quelli nei quali vuole credere: l'inganno lo rende un criminale, ribelle o schiavo di un potere iniquo, di un controllo che rende tutto una merce..."
Il saggio di Giuliana Conforto è ricco di stonature grammaticali, storiche, filosofiche: l'interpretazione del pensiero di Giordano Bruno Nolano è stata approntata in maniera totalmente soggettiva e fuorviante. La filosofia del Nolano sotto la penna di Giuliana Conforto diventa materia per qualche chiesa eclettica? Impossibile dire se trattasi di un saggio religioso, filosofico o scientifico o per gli adepti della new age. L'impressione che si ha e che la Conforto abbia tentato maldestramente di coniugare in una unica soluzione scienza e filosofia per poi sfoderare un timido attacco al potere politico globalizzato. Imperdonabili gli errori biografici su Giordano Bruno: il filosofo non è mai stato sposato e non ha mai avuto una figlia che sono state mandate al rogo, un errore questo che getta discredito su tutto il lavoro dell'autrice. Gli errori biografici così come quelli filosofici sono innumerevoli e grossolani, le citazioni delle opere del Nolano sono sbagliate e spesse volte riadattate in maniera del tutto soggettiva e opportunistica.
Leggendo La futura scienza di Giordano Bruno non si può non ammettere che l'autrice sa poco o nulla del filosofo; l'idea di scrivere un saggio sul Nolano e parlare allo stesso tempo di scienza poteva essere buona, ma l'autrice ha azzardato troppo senza avere alcuna cognizione filosofica, e il risultato fa inorridire anche chi sa poco o nulla di filosofia. Le citazioni scientifiche sono blande, tipiche di una cultura di massa ricavata da riviste quali Focus e Abstracta, che l'autrice ogni dieci pagine non manca di citare con voluttuosa enfasi completamente inutile nel vano tentativo di chiarire il pensiero di Giordano Bruno, citazioni "popolari" che solo servono a mortificare il pensiero filosofico e scientifico.
In definitiva, un saggio dozzinale su Giordano Bruno che ferisce pesantemente l'intelligenza del lettore, del filosofo, di chi vuol comprendere la scienza.
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