Quando venne annunciata Star Trek: Discovery, il neonato canale online CBS All Access ci tenne molto a dimostrare che ci teneva a ritrovare le radici del canone originale televisivo, al contrario della realtà alternativa cinematografica che poteva prendersi molte più libertà.
Per cui venne scelto Bryan Fuller non solo come showrunner ma come ideatore stesso della serie. Fuller in passato era stato parte del team di sceneggiatori di Star Trek: Deep Space Nine e di Star Trek: Voyager e dimostrava una profonda conoscenza della mitologia della saga televisiva. Insieme a lui un gruppo di scrittori e autori in arrivo dalla galassia originale di Star Trek: tra questi c'era Nicholas Meyer, sceneggiatore e regista di Star Trek II: l'ira di Kahn, autore di Star Trek IV: rotta verso la Terra e sceneggiatore e regista di Star Trek VI: rotta verso l'ignoto.
Poi sono cominciati i problemi, largamente noti: dopo aver gettato le basi della prima stagione, Fuller abbandonava la serie, per seguire American Gods (che poi avrebbe abbandonato per disaccordi con la rete), sostituito dal duo Gretchen Berg e Aaron Harberts, suoi collaboratori da sempre. Nel loro caso però la situazione era diversa: le accuse di condotta oppressiva da parte del team di sceneggiatori li portò al licenziamento e alla fine il produttore esecutivo della saga televisiva (nonché ex produttore di quella cinematografica) Alex Kurtzman doveva scendere in campo come nuovo showrunner per la stagione due.
Ora, Nicholas Meyer in una intervista con Midnight's Edge che potete sentire anche voi nel video in fondo all'articolo, racconta quelle che più che novità sono nuovi scossoni.
Meyer è fuori
Scopriamo così che anche Nicholas Meyer non è più parte del team creativo della serie, ma non per sua scelta. Il regista ha dichiarato che la CBS semplicemente gli ha detto che non era più necessaria la sua presenza relativamente a Discovery.
Khan
Da tempo si parla di una miniserie dedicata a Khan Noonien Singh, interpretato nel suddetto Star Trek II: l'ira di Khan da Ricardo Montalbán, ma prima ancora nell'episodio Spazio profondo (Space Seed), ovvero il ventiduesimo della prima stagione, definito come uno dei migliori da Cinefantasique e IGN. Qui, l'Enterprise trovava il relitto della SS Botany Bay, a bordo della quale c'erano 72 persone ancora vive in stato di animazione sospesa da duecento anni, ovvero nella cronologia della serie, il ventesimo secolo.
Ma appena risvegliato, il capo tenta di attaccare McCoy (DeForest Kelley), per poi presentersi come Khan Noonien Singh. Ed è qui che Spock (Leonard Nimony) scopre cke Kahn e gli altri fanno parte di un esperimento per creare l'essere umano perfetto. I quali invece si trasformarono in perfette macchine da guerra, conquistando più di un terzo del pianeta durante le cosiddette guerre eugenetiche.
Alla fine, Kirk (William Shatner) decide di esiliarli sull'inospitale pianeta Ceti Alpha V, da cui però le cose si complicheranno fino agli eventi di Star Trek II.
Ebbene, Meyer ha raccontato che la CBS gli aveva commissionato un arco narrativo di tre ore, o una trilogia, intitolato apputo Ceti Alpha V, che lui aveva poi completato e consegnato agli executive.
Ma nel frattempo erano accadute due cose: il caos ai piani alti del canale dopo le accuse di molestie all'ex presidente Les Moonves e soprattutto, il dubbio che il costo di una trilogia di film per l'online fosse troppo alta per cui stavano rivedendo i piani verso una serie vera e propria.
Allo stato attuale però, Meyer non ha avuto più notizie al riguardo.
Nel frattempo avremo una serie dedicata al capitano Picard, ambientata sedici anni dopo Star Trek: Nemesis, una sul capitano della realtà specchio Philippa Georgiou (Michelle Yeoh) con la famigerata Section 31, e la serie animata/sit-com Below Decks.
In attesa di conferme, voi vorreste vedere una serie interamente dedicata a uno dei cattivi più famosi nella storia di Star Trek?
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