Il Necronomicon è sempre stato al centro di molte considerazioni da parte di semplice intellettuali, cabalisti e artisti. A tutt'oggi il Necronomicon è un libro proibito, molti credono veramente che i suoi contenuti siano malefici e che possano condurre l'uomo sulla strada verso l'inferno; chi oggi legge il Necronomicon lo fa con una certa reverenza mistica quasi avesse fra le mani la Bibbia o il Corano, insomma il testo è considerato da molti come qualcosa di estremamente pericoloso, magico, infernale e divino allo stesso tempo. Se c'è un testo che nel corso degli anni è stato investito di un'aura malefica, questo è proprio il Necronomicon: da molti è considerato come la chiave capace di aprire le porte ai demoni oscuri e immortali che sin dalla notte dei tempi albergano nel nostro universo. Molti ne hanno paura, lo trattano con paura e lo comprendono con paura, ma più spesso si rifiutano di comprenderlo nella sua interezza sicuri che se lo assimilerebbero nel loro animo, la loro anima sarebbe destinata a una triste fine in un fantomatico inferno.
Oggi esce per Fanucci il testo proibito di Lovecraft in una nuova versione curata da Sergio Basile; già nel 1978 e nel 1994 sempre per Fanucci erano uscite delle edizioni del Necronomicon più o meno critiche che non ebbero molta fortuna: in questa nuova edizione si avverte il lettore che quanti in precedenza ebbero a che fare con il Necronomicon non hanno fatto quella che si potrebbe definire propriamente una bella fine. Purtroppo, anche questa edizione del Necronomicon è infarcita di una superstizione che non agevola sicuramente la comprensione del testo attribuito ad Abdul Alhazred tanto amato dal genio di Providence, H. P. Lovecraft. Anche per il lettore che non è un cultore della cabala, se questi ha un minimo di raziocinio, appare subito con lapalissiana evidenza che il Necronomicon è semplicemente un libro criptico ma nulla affatto pericoloso: il Necronomicon si può leggere per pura curiosità o per trarre da esso ispirazione artistica, ma è innocuo come e quanto qualsiasi libro che non venga eletto a bibbia pagana, politica, fantastica. Se poi, qualcuno ha la malata intenzione di assurgerlo a qualcosa di più, allora il Necronomicon cessa di essere un libro e diventa una malata ossessione nella testa dei lettori, ma a questo punto non è più possibile parlare del Necronomicom come testo malvagio, piuttosto sarebbe il caso di parlare di lettori ingenui disposti a lasciarsi influenzare un po' troppo dai suoi contenuti e quindi disposti a diventare malvagi. Il Necronomicon è pericoloso solo quando viene assimilato con troppa fantasia dal lettore che finisce con il diventare parte stessa del testo. Tutti i libri sono malvagi se non si sa interpretarli correttamente; anche il testo più innocuo se letto con spirito invasato dal pregiudizio diventa motivo di malattia mentale, basti guardare agli innocenti e quasi ridicoli libelli romantici del romanticismo tedesco e italiano per rendersi conto di questa verità: ieri, durante il Romanticismo, il povero sprovveduto così come l'uomo colto, leggevano libri dedicati alle traversie amorose di Werther o Jacopo Ortis, in essi si identificavano e si davano la morte. Eppure Goethe come Foscolo scrissero semplicemente dei libri passionali quanto si vuole ma comunque dei libri, però, purtroppo, il pubblico elesse le passioni contenute in questi romanzi a fede amorosa e si sono immolati per questa presunta fede. Il Necronomicon è un testo punto e basta, affascinante (ma neanche poi tanto), ma non è in grado di essere pericoloso, non è La mia guerra di Adolf Hitler, ve lo assicuro.
La nuova edizione del Necronomicon era stata annunciata l'anno scorso sulle pagine del Futuro News con una introduzione di Umberto Eco; per chi si aspettava di leggere questa introduzione, una delusione, Umberto Eco non l'ha scritta e se l'ha scritta non è presente nel volume presentato oggi dalla Fanucci. L'ultima edizione del testo proibito risale al 2001 ed è stata prontamente ritirata dal mercato, ma nel 2002 il Necronomicon torna nelle librerie: il testo è stato descritto da H.P. Lovecraft come un testo di magia nera redatto dall'arabo Abdul Alhazred. Non poche volte il Necronomicon è stato considerato un libro maledetto, inventato, falso, uno pseudobiblium: Fanucci assicura che "questo volume analizza l'intera storia del Necronomicon, dalla nascita nelle pagine di Lovecraft al suo utilizzo nelle opere di altri scrittori, dalle prime edizioni inglesi all'edizione italiana." Niente di più vero: il volume non tradisce le promesse fatte, peccato però che Sergio Basile esaminando i racconti e le lettere di Lovecraft, ponendo a confronto le varie introduzioni, le note, le diverse stesure, le reazioni del pubblico e della critica, delineando la vicenda dell'opera, non esita a dichiarare esplicitamente ed implicitamente che il Necronomicon è e rimarrà un libro pericoloso. E' un vero peccato che Basile ritenga il Necronomicon un testo oscuro, ancora troppo oscuro e quindi, forse, ferale. Basile ha fatto un ottimo lavoro, il Necronomicon non manca di ricche note e interessanti chiose, ma è ancora investito di una magia obsoleta e poco credibile in un mondo ormai avviato a consumarsi nella ipertecnologia. Tuttavia non mancherà di animare gli animi più suscettibili e predisposti a credere al soprannaturale. Da evidenziare che questa ennesima edizione del Necronomicon con le sue introduzioni storiche e un'introduzione alla tradizione degli pseudobiblia, contiene un inedito Necronomicon degli scrittori compilato a partire dalle citazioni del libro che appaiono all'interno di opere di finzione, e io non esito ad asserire che è questo il vero pezzo forte, maggiormente interessante, della nuova edizione curata da Sergio Basile.
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