Dopo lunghi anni di decadenza, stavolta la NBC ha avuto la sua rivalsa, superando negli ascolti anche la usualmente irraggiungibile CBS, la quale forse doveva riflettere meglio su quel reboot di Magnum PI.
Per l'ex casa di Grimm (di cui si sta creando uno spin-off) sono stati due i titoli che a sorpresa l'hanno riportata in alto nella classifica degli indici di ascolto: l'ospedaliera New Amsterdam e la “quasi Lost” Manifest.
Partita con un ordine di tredici episodi, la serie ha visto la premiere registrare 2.2 punti nella fascia 18-49 anni e 10,31 milioni di spettatori. Ma soprattutto, mantenendo ottimi ascolti fino al quarto episodio, andato in onda lunedì scorso, fisso sui 1.5 e 7,46 milioni di spettatori (fonte TvbytheNumbers).
Partiti come spesso accade con un ordine di tredici episodi, NBC questa volta non ha confermato la serie per altri nove episodi per raggiungere la lunghezza standard di ventidue episodi, ma ne ha ordinati solo tre.
Questo non rappresenta una mancanza di fiducia da parte del canale, quanto come ha fatto notare Collider, un passo avanti rispetto alla vecchia tradizione dei ventidue episodi che portavano ad affaticare tanto gli sceneggiatori quanto la storia raccontata, soprattutto nel caso di serie con un lungo arco narrativo. Con una stagione più corta, lunga solo sedici episodi come spesso avviene con le prime stagioni delle serie trasmesse via cavo (un esempio? Star Trek Voyager), non è necessario ricorrere a episodi riempitivi e autoconclusivi per raggiungere la quota richiesta di solito dai canali in chiaro.
In questa scelta la NBC non è da sola, anche la Fox con la sua serie ospedaliera (molto più cinica) The Resident ha optato per una prima stagione di quattrodici episodi per poi decidere di recente aggiungerne sei alla seconda.
Per chi non conoscesse la storia, tutto comincia con il volo 828 della Montego Air (e fate attenzione alle volte in cui il numero compare di nascosto durante gli episodi): partito dalla Jamaica alla volta di New York, l'aereo incontra una improvvisa turbolenza non rilevata da nessun radar. Pochi momenti di panico, buio assoluto, poi tutto torna normale. O quasi, perché quando arrivano a destinazione vengono diretti verso un altro aeroporto, dove scoprono che il volo, per loro durato solo poche ore, era scomparso da cinque anni e mezzo.
Ma mentre i protagonisti e i loro famigliari devono cercare di rimettere insieme i pezzi di una vita vista ora in due modi diversi, un altro evento misterioso comincia ad accadere: sia Michaela Stone (Melissa Roxburgh, Star Trek Beyond) che suo fratello Ben Stone (Josh Dallas, Once Upon a Time) cominciano a sentire le loro stesse voci nella mente dare loro strani indizi su eventi da evitare o persone da salvare. E questo sta accadendo a tutti i passeggeri dell'aereo. Ma questo è solo l'inizio di un mistero che già al quarto episodio si è inoltrato in strade misteriose e che, sempre secondo TvbytheNumbers, sta per garantire a Manifest il rinnovo per la stagione due.
Vi lasciamo con il trailer del quinto episodio andato in onda ieri sera negli States e intitolato Connecting Flights: voi avete visto la serie? Cosa ne pensate, è stato un wormhole come qualcuno ha suggerito nel telefilm stesso?
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