Elegante, sofisticata, epica, carica di silenzi e di pesi da affrontare, così hanno definito i critici americani che hanno visto in anteprima The First, che arriva oggi in patria su Hulu, il canale online (non raggiungibile da noi) di The Handmaid's Tale.
Hanno anche sottolineato come la serie passi più tempo con i piedi per terra che con la testa nello spazio, ma Beau Willimon, creatore della serie e precedentemente al comando di House of Cards, aveva una sua missione ben precisa in mente.
L'avventura
Willimon, che aveva iniziato a lavorare a The First dopo aver abbandonato House of Cards alla quarta stagione, racconta al New York Times di essere sempre stato affascinato dallo spazio e dai viaggi avventurosi. Non solo lo spazio, ma le persone che si spingono oltre i limiti arrampicandosi su una montagna, scendendo nelle profondità oceaniche o Shackleton con il tentativo di attraversare l'antartico:
Alcuni di questi desideri sembrano irrazionali, perché non c'è modo di spiegare perché queste persone decidono di affrontare questi rischi e pericoli per arrivare in posti che non hanno benefici pratici oltre al raggiungimento dell'obiettivo.
Fantascienza positiva
Ambientata in un 2031 che ci risulterà ancora molto familiare, la serie ci mostra però un mondo in cui esistono gadget futuristici credibili: macchine guidate da una AI affidabile, realtà aumentata, e una sorta di più evoluti occhiali virtuali di Google che hanno la funzione di hub per le comunicazioni.
Ma, così come il mondo si evolve in fretta, così si sta avvicinando velocemente la sua fine, che è lo spunto narrativo iniziale della storia. Non si tratta di un risultato fine a sé stesso, ma di trovare una soluzione a un problema reale.
Le due facce della medaglia
Tom Hagerty (Sean Penn) è un veterano, un temerario, diviso tra la ritrovata ma precaria stabilità della figlia e l'attrazione verso lo spazio.
Ma è successo qualcosa, che non sveleremo, che lo ha portato a dover prendere una decisione difficile.
Dall'altra parte c'è Laz Ingram (Natascha MacElhone, Designated Survivor), CEO della STEM, la società aerospaziale privata che vuole realizzare la prima spedizione umana su Marte.
Cerebrale, a volte goffa, visionaria, con una mente tagliente e un orgoglio che la spinge ad andare avanti contro la burocrazia che continua a mettere paletti alla sua strada verso le stelle.
La Nasa
Girata interamente (la parte sulla Terra almeno) a New Orleans, la produzione ha potuto utilizzare il John C. Stennis Space Center, un'area di test missilistica nonché un cosiddetto summer camp per giovani aspiranti astronauti, ma soprattutto gli attori hanno avuto modo di avere la consulenza di due ex astronauti, Christoperh Ferguson e Micheal Lopez-Alegria, oltre all'astronauta Chris Hadfield, il primo canadese a passeggiare nello spazio, e l'ingegnere aerospaziale Jeanette Epps, la prima astronauta di colore. Non casualmente, le conversazioni ruotavano intorno a una consapevolezza: stai lavorando in un campo in cui potresti morire e non tornare a casa.
Willimon conclude dicendo che è una ricerca tanto nobile quanto potenzialmente in grado di danneggiare una persona e ha anche una componente egoistica:
E penso che queste due cose vadano a braccetto, puoi applaudire chi ha scoperto il polo nord e chiederti "a che costo? Cosa hai fatto subire alla tua famiglia? Quanto di quello che hai fatto era pura ambizione?"
La prima stagione composta di 8 episodi di The First debutta oggi 14 settembre su Hulu, vi terremo al corrente sull'arrivo da noi, vi lasciamo con il trailer più recente.
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