Era il 20 settembre dello scorso anno quando la prima stagione di Salvation si concludeva con l'episodio The Plot Against America, dove l'asteroide chiamato Samson (Sansone) in arrivo era diventato l'ultimo dei problemi dei protagonisti.

International Business Times ha intervistato Jennifer Finnigan, ovvero Grace Barrows, l'addetta stampa del Pentagono, per scoprire cosa aspettarsi da un ritorno in azione dove il livello di rischio si è ora alzato enormemente.

Dove eravamo rimasti

Nel caso non lo ricordiate, nell'arco dei tredici episodi della prima la scoperta da parte dello studente dell'MIT Liam Cole (Charlie Rowe) che un asteroide in grado di portare all'estinzione la razza umana era velocemente in arrivo verso il nostro pianeta, lo portava a cercare ad ogni costo un incontro con il genio dell'informatica Darius Tanz (Santiago Cabrera), il quale era in contatto con la suddetta Barrows, la quale a sua volta nell'arco degli episodi scopriva che non solo il governo ne era a conoscenza, ma che in qualche modo, c'entrava la caduta orchestrata dal governo americano di un altro asteroide più piccolo nelle vicinanze di una cittadina russa, portando il tutto a gioco politico sempre più vicino a diventare una guerra vera e propria.

E ad alimentare il tutto c'erano il misterioso gruppo di hacker chiamato Re/Syst e un complotto per uccidere la presidente in carica Pauline Mackenzie (Tovah Feldshuh) facendola sembrare vittima di un ictus, per sostituirla con il vicepresidente Monroe Bennet (Sasha Roitz), molto più incline a far scoppiare la guerra.

In tutto ciò, Tanz aveva un solo asso nella manica: la Salvation del titolo, un'astronave con cui salvare 160 di persone lanciandole nello spazio perché potessero poi ripopolare il pianeta quando fosse ridiventato abitabile.

Polveriera

Purtroppo l'hangar di Salvation in cui sono rinchiusi i prescelti insieme al vice segretario alla difesa Harris Edwards (Ian Anthony Dale) e la scrittrice di fantascienza Jillian Hayes (Jaqueline Byers), si rivela essere una trappola invece di un'ancora di salvezza: prima vediamo la gente al suo interno perdere il controllo, poi un'incursione delle forze speciali.

Tutto cambia

La Finnigan ha così raccontato che la differenza fondamentale nella stagione due è che ora il mondo sa dell'arrivo dell'asteroide in circa cento giorni, probabilmente a causa dell'invio dell'articolo da parte della giornalista Amanda Neel (Shazi Raja), poco prima di un attentato da cui non sappiamo ancora se si sia salvata o meno.

Il mondo è nel caos e la gente scoprirà velocemente se l'evento tirerà fuori il meglio o il peggio di sé stessi.

Ma non è tutto, Re/Syst ha il controllo di tredici testate americane e dal promo che potete vedere in fondo alla pagina, si appresa ad usarne una sul territorio americano.

Cambio di ruolo

È stato proprio Santiago Cabrera ha raccontare al New York Post l'altro cambiamento relativo al suo personaggio: quando si ripresenta dalla presidente dicendo di avere una soluzione per l'asteroide, il capo di stato lo nomina direttamente vice presidente (quello autore del complotto è riuscito a fuggire) incaricandolo di portare avanti il suo piano.

Ma c'è anche un personaggio che sembrava essere defunto che sembra essere tornato in scena e una mitologia molto più complessa che gli autori andranno a rivelare nei tredici episodi della stagione due.

In Italia, la prima stagione di Salvation è stata trasmessa da Rai 4 da febbraio 2018; in aprile è poi arrivata anche su Netflix. Non c'è nessuna informazione al momento sull'arrivo in Italia della seconda stagione.