Umanoidi o mostruosi, alti e lattiginosi o piccoli e verdi, buoni o cattivi, gli alieni hanno sempre esercitato un enorme fascino sulla fantasia, che si è sbizzarrita a dar loro forme e caratteri più disparati, dalle illustrazioni dei primi romanzi di fantascienza di fine Ottocento, che li rappresentavano come angeli possenti, fino alle più recenti creazioni al computer per l'industria cinematografica, passando attraverso le innumerevoli forme con cui hanno catturato la fantasia dei lettori di fumetti e di romanzi. A questo percorso fantastico è dedicata la mostra Alieni, allestita presso WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano (viale Campania 12) dal 26 maggio al 30 settembre 2018. 

Albi rari, tavole originali, manifesti cinematografici, statue, ricostruzioni in 3D, maschere, gadget, libri d’epoca e filmati, immersi in un allestimento davvero unico e inedito, porteranno il lettore alla scoperta di mondi lontani e dei loro abitanti, da Superman (eh sì… è un alieno) ad Alien, passando per Rebo (protagonista del fumetto Saturno contro la Terra), Marvin (il pestifero marzianino vestito da romano che rende la vita impossibile a Daffy Duck), le magnifiche creature aliene di serie di successo come Flash Gordon, Star Trek, Star Wars fino ai televisivi Mork, Roger e Alf, senza dimenticare gli alieni cinematografici più importanti, dal mostruoso Alien (di cui in mostra si può ammirare una statua a grandezza naturale originale creata dal suo creatore Hans Ruedi Giger) al tenero ET, fino ai simpatici alieni Disney e i meravigliosi marzianini che hanno popolato centinaia di pagine di fumetti dagli anni Trenta a oggi.

La mostra

Un viaggio attraverso duemila anni di immaginario sugli extraterrestri, con tavole originali, ingrandimenti scenografici, video, manifesti cinematografici, gadget, memorabilia e tante sorprese.

Ad aprire la mostra è una sorta di prefazione storica che con ingrandimenti, estratti ed edizioni rare racconta i primi extraterrestri illustrati in letteratura, da La storia vera di Luciano di Samosata (II secolo dopo Cristo) a La guerra dei mondi di H. G. Wells (1897): si può così ammirare l’aspetto originale di uno dei primissimi alieni illustrati della storia ma anche ascoltare dalla voce di Orson Welles la cronaca marziana che tenne incollati alla radio milioni di statunitensi esattamente ottant'anni fa, nel 1938.

Si passa poi a un classico immortale della Nona Arte come Saturno contro la Terra: intorno alla statua del perfido saturniano Rebo (prestito del Museo del Fumetto di Lucca) si potranno ammirare i giornali d’epoca e le rarissime edizioni straniere degli anni Quaranta della celebre storia a fumetti disegnata da Giovanni Scolari e scritta da Federico Pedrocchi insieme a Cesare Zavattini, un vero e proprio classico che dal 1937 al 1946 ha letteralmente conquistato i ragazzi italiani con le sue ambientazioni fantascientifiche e i suoi saturniani abbigliati in modo davvero originale con una caratteristica cresta sulla testa. La serie fu così importante che restò nell’immaginario di molti autori di fumetti; Luciano Bottaro, di cui sono esposti disegni originali, nel 1960 utilizzò Rebo come avversario di Paperino in una serie di storie, ma anche il grande Magnus o Alfredo Castelli (in "Martin Mystère") hanno reso omaggio più volte alla saga.

Non manca certo Superman: attorno alla sua statua saranno esposte varie versioni della sua nascita sul pianeta Krypton, episodio raccontato molte volte in ottant’anni di vita del personaggio: dal mitico Action Comics 1 del 1938 al capolavoro "All Star Superman" e al film "Man of Steel" degli anni Duemila, comprese le strisce che nel 1939 raccontarono sui quotidiani statunitensi la nascita del supereroe più famoso del mondo, pubblicate quasi in contemporanea nell’Italia fascista con il nome di Ciclone l’uomo d’acciaio.

Dopo aver immaginato per secoli abitanti alieni del nostro sistema solare, tra Lunari, Saturniani, Venusiani e ovviamente Marziani, a un certo punto si è cominciato a guardare a e immaginare “galassie lontane lontane”: Star Trek e Star Wars hanno fatto la storia con i loro extraterrestri più diversi e stravaganti (presenti in mostra riproduzioni, diorami, statue e maschere in lattice degli alieni più celebri delle due serie).

Ma nell’invenzione di mondi alieni il fumetto la fa da padrone. In mostra sarà possibile ammirare centinaia di albi originali provenienti da tutto il mondo, che mostrano come la fantasia dei fumettisti abbia saputo immaginare alieni buffi, alieni crudeli, alieni grandi e piccoli, umanoidi o assurdi. Tra i pezzi da collezione, tavole originali di Gallieno Ferri dal numero 600 di Zagor, in cui lo Spirito con la scure affronta i mortali Akkroniani; strisce dello scozzese Sydney Jordan per la sua serie Jeff Hawke, un must per gli amanti della fantascienza; una tavola dell’Eternauta, celebre saga argentina di Héctor German Oesterheld e Francisco Solano López in cui gli alieni cercano di spazzare via la razza umana con una nevicata mortale; le prime edizioni italiane di Flash Gordon, gli albi di Valerian e Laureline, serie francese da cui Luc Besson ha tratto un recente film, e i numeri di Eagle, giornale inglese degli anni Cinquanta su cui esordirono il pilota spaziale Dan Dare e il perfido alieno Mekon, pubblicati anche in Italia sul Giorno dei ragazzi. Da segnalare anche i bellissimi originali di Karel Thole per anni autyore delle copertine di Urania, pittore di mondi alieni incredibili. 

Il percorso procede poi per tappe con focus dedicati ai grandi capolavori del cinema che ci hanno raccontato gli alieni più diversi: La guerra dei mondi (1953), Il pianeta proibito (1956), Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977), Independence Day (1996), Men in Black (1997), E.T. (1982) e soprattutto Alien (1979), la creatura mostruosa diventata stereotipo alieno per eccellenza nata dalla fantasia dell’artista svizzero Hans Ruedi Giger e dal genio visionario di Ridley Scott. 

Alieni animati: i cartoni animati hanno raccontato alieni di ogni tipo, dal simpatico Marvin, l’alienino vestito da centurione romano che rende la vita impossibile a Daffy Duck a Goku di Dragon Ball, fino al tenero Stitch disneyano o al divertente Roger, protagonista della serie American Dad che fa da controcanto agli alieni schifosi Kang e Kodos che compaiono in alcune puntate dei Simpson. Senza dimenticare il tenero Alf, alieno mangiagatti protagonista dell’omonima serie televisiva, oppure lo strampalato Mork che viene da Ork, interpretato da un giovanissimo Robin Williams nell'amata serie Mork e Mindy. E ancora l’universo (è il caso di chiamarlo così) degli alieni Marvel, per esempio gli Skrull, i Kree, i Chitauri e soprattutto Thanos, antagonista del recentissimo kolossal Marvel Avengers: Infinity War.

Un focus particolare è dedicato ai “veri” avvistamenti di UFO ed extraterrestri, attraverso numeri della Domenica del Corriere che hanno presentato in copertina gli episodi più famosi (tra cui una bellissima copertina illustrata dal grande Walter Molino che mostra una donna aggredita da alcuni marzianini che vogliono rubarle un preziosissimo paio di calze di nylon), e anche grazie a una suggestiva installazione che ricrea l’autopsia di un alieno realizzata da Victor Togliani (illustratore, scultore e costumista per film come Nirvana di Gabriele Salvatores) in omaggio al mito dello "schianto di Roswell".

Ma non solo: diorami in Lego, oggetti da collezione, giocattoli, libri, memorabilia completano la carrellata attraverso cento anni di storia degli omini verdi (e dei loro compagni) sulla Terra. E ancora la possibilità di scattarsi una foto con il proprio alieno preferito grazie alle numerose statue e sagome sparse per il museo.

Grazie alla collaborazione di Vigamus, il museo del videogioco di Roma, saranno esposti due capisaldi della storia del videogioco extraterrestre: un cabinato originale giapponese di Space Invaders, che esattamente quarant’anni fa ha cambiato il mondo delle sale giochi, e alcune rarissime cartucce per Atari del gioco di E.T., il più grande flop videoludico di sempre, tanto che migliaia di copie invendute del gioco erano state seppellite nel deserto del New Mexico e disseppellite solo di recente con un vero e proprio scavo archeologico. Il Vigamus è il primo museo italiano ad avere in collezione questi reperti, provenienti proprio dal ritrovamento.

WOW SPAZIO FUMETTO Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata, Viale Campania 12 – Milano. Info: 02 49524744/45 -  http://www.museowow.it/

Ingresso 5 euro (intero), 3 euro (ridotto). Dal martedì al venerdì ore 15:00-19:00. 

Sabato e domenica ore 15:00-20:00. Lunedì chiuso.

Chiuso in agosto