Per i fratelli Anthony Russo e Joe Russo l’opportunità di dirigere Avengers: Infinity War era l’occasione più importante della loro vita: i registi si stavano preparando a questo momento fin da quando fecero il loro ingresso nell’Universo Cinematografico Marvel dirigendo Captain America: The Winter Soldier.
Il film inizia con gli Avengers e i loro alleati che continuano a proteggere il mondo da minacce troppo grandi per essere affrontate da un singolo eroe, ma una pericolosa minaccia emerge dai meandri del cosmo: Thanos. Despota famigerato in tutta la galassia per la sua malvagità, Thanos non si fermerà di fronte a nulla pur di conquistare le sei Gemme dell’Infinito e ottenere un potere che gli permetterà di imporre la sua contorta volontà su tutto il genere umano.
Dice Joe Russo:
Per noi, l’opportunità di dirigere questi film ha rappresentato un viaggio molto personale, In Captain America: The Winter Soldier avevamo cominciato a raccontare una storia che volevamo portare a termine in questi due film. Si tratta di una storia che coinvolge l’intero universo Marvel e possiede un singolo tema complessivo, ossia «Qual è il prezzo di essere un eroe in un mondo in cui non esistono risposte semplici?»
Con una squadra che include supereroi provenienti da tutto l’Universo Cinematografico Marvel, gli Avengers e i loro alleati dovranno essere pronti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo impeto di devastazione e rovina porti alla fine dell’universo. In Avengers: Infinity War, il viaggio senza precedenti dell’Universo Cinematografico Marvel giungerà al culmine dopo 10 anni, portando sul grande schermo la più grande e fatale resa dei conti di tutti i tempi.
Gli sceneggiatori Christopher Markus e Stephen McFeely, che avevano già collaborato con i fratelli Russo in Captain America: The Winter Soldier e Captain America: Civil War, hanno aiutato i filmmaker a sviluppare e definire la storia.
Dice ancora Joe Russo:
Markus e McFeely comprendono le voci di ciascuno dei personaggi dell’Universo Cinematografico Marvel meglio di chiunque altro. Cercare di riunirli tutti all’interno di un solo film, che doveva anche possedere dimensioni titaniche e dare una chiusura ai primi 10 anni di questa grande esperienza Marvel, era una sfida davvero unica. È un compito invitante e spaventoso al tempo stesso.
Altro personaggio chiave è Thanos. Dice Russo:
Thanos è nato su Titano, è un emarginato e un mutante. Tutti gli abitanti di Titano hanno un aspetto diverso dal suo e per questo è considerato un reietto. Il suo passato è estremamente tragico e questo lo spinge a voler correggere ciò che è accaduto.
Nel cosmo gli oggetti più potenti da possedere sono le Gemme dell’Infinito. Thanos viene a sapere dell’esistenza delle sei gemme e si convince che entrandone in possesso potrà dominare l’universo.
Le Gemme dell’Infinito rappresentano i sei diversi elementi dell’universo, creano tutta la vita e alimentano tutto l’universo. Per Thanos nel film le Gemme dell’Infinito rappresentano l’unico modo per portare equilibrio nell’universo in modo permanente e su scala cosmica proprio come lui desidera.
La storia di Avengers: Infinity War è fondata sull’uomo che negli ultimi 10 anni è stato alla base dell’Universo Cinematografico Marvel: Tony Stark, interpretato da Robert Downey Jr. Dice Russo:
Se c’è un personaggio che si è sviluppato nel corso degli ultimi 10 anni e delle prime tre fasi dei film Marvel, quel personaggio è indubbiamente Tony Stark. Tony è una persona molto complicata. È un personaggio sempre in conflitto con se stesso. Il suo narcisismo è in conflitto con il suo altruismo. La sua intelligenza è in conflitto con il suo istinto. Il suo cuore è in conflitto con i suoi doveri. E per lui Avengers: Infinity War rappresenta il punto d’incontro di tutte queste problematiche.
I registi Anthony e Joe Russo offrono il loro punto di vista anche su ciò che gli spettatori possono aspettarsi. Anthony Russo dice:
In questo film il pubblico scoprirà un altro aspetto dei propri eroi. Dovranno affrontare le sfide e le conseguenze delle loro azioni in un modo diverso rispetto al passato. L’insegnamento finale sarà «Wow, anche i supereroi sono persone». Abbiamo voluto rendere questi personaggi ancora più umani e spero che il pubblico se ne accorga.
E Joe aggiunge:
Non credo che gli spettatori abbiano mai visto un film con un tale livello di intensità, con una posta in gioco così alta e con tutte queste ramificazioni all’interno dell’Universo Cinematografico Marvel prima d’ora. Non c’è mai stato nulla di simile. Se Marvel dovesse scrivere un libro dedicato a questi ultimi 10 anni, questi sarebbero i capitoli finali del libro. Il film possiede un senso di chiusura e avrà molti finali. E anche nuovi inizi.
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