John Boyega e la fantascienza sembrano fatti l'una per l'altro. L'esordio dell'attore londinese è stato nel 2011, con il film Attack the Block – Invasione aliena (Attack the Block), regia di Joe Cornish, un b-movie senza troppe pretese. Il successo è, invece, arrivato con il ruolo di Finn in Star Wars: Il risveglio della forza di J.J. Abrams del 2015, che ha incassato oltre 2 miliardi di dollari in tutto il mondo, polverizzando il record di incassi al botteghino e aggiudicandosi il posto nella storia del cinema come il film che ha fatto registrare il maggior incasso di sempre negli Stati Uniti e il terzo più alto a livello internazionale. È tornato nei panni dell'assaltatore imperiale nel 2017, in Star Wars: Gli ultimi Jedi, diretto da Rian Johnson.
Ora, Boyega è la star di Pacific Rim: la rivolta, diretto da Steven S. Deknight e secondo capitolo della saga iniziata con Pacific Rim di Guillermo del Toro, basato sui Personaggi Creati da Travis Beacham.
Dopo il via libera della produzione, una delle questioni fondamentali successive è stata la scelta dell’attore che avrebbe interpretato il ruolo principale di Jake, figlio ribelle del leggendario eroe di guerra Stacker Pentecost? La scelta di DeKnight e dei produttori del film è caduta subito su John Boyega. L'attore londinese ha creduto molto nel progetto, tanto da diventarne anche produttore esecutivo.
"Avevo fondato la mia casa di produzione – ha raccontato Boyega – e sono andato ad Hollywood per farmi conoscere. Uno degli incontri in programma era con la Legendary, con Mary Parent e Cale Boyter. Abbiamo parlato di vari progetti, ma ad un certo punto Mary ha detto: «Vorremmo fare un sequel di Pacific Rim. Saresti interessato a dare un'occhiata ad un paio di cose?» Ho risposto «sì, certo» e siamo andati nella stanza accanto dove avevano preparato questa incredibile presentazione, nella quale io ero rappresentato in questo fantastico costume", ha continuato l'attore. "È stata una presentazione completa del progetto, con Cale che mi ha mostrato tutti i fantastici nuovi elementi del film con me come interprete. Mi hanno messo con le spalle al muro, devo ammetterlo!"
Pacific Rim aveva colpito profondamente Boyega, prima che diventasse una star. "Vedere Idris Elba nel primo film è stato molto importante per me. All'epoca ero impegnato a recitare in progetti di piccola scala, e nel 2013 ho visto una pubblicità sull'autobus: Idris Elba nel ruolo di Stacker, con la divisa nera da Jaeger. Quell'immagine e tutto ciò che rappresentava mi hanno immediatamente colpito e motivato".
Il film inizia con Jake che, nascosto dalla notte, è coinvolto in una attività criminosa: rubare parti di Jaeger da un deposito di PPDC. Viene catturato e gli vengono offerte due possibilità: andare in prigione oppure mettere il suo grande talento al servizio dell’umanità, addestrando i giovani cadetti al Moyulan Shutterdome. Sul suo personaggio, Boyega ha detto: "La personalità di Jake è piena di sfumature ed è molto conflittuale. È cresciuto all'ombra di suo padre, Stacker, schiacciato dall’esigenza di dimostrarsi all’altezza del suo cognome. Aspirava a diventare un pilota di Jaeger ed aveva iniziato l’addestramento presso la PPDC Academy, ma dopo un confronto con Stacker si era ribellato, imboccando una strada pericolosa. Dopo la cattura inizia però per lui il percorso che lo porterà a diventare un eroe".
Boyega voleva che Jake assomigliasse a Stacker in termini di presenza, energia e autorità, ma che fosse anche diverso affinché il pubblico riconoscesse in lui il ribelle che Stacker non apprezzava. "È qualcosa che ho deciso di creare basandomi su come mi vedevo quando avevo 16 e 17 anni: un ragazzino arrogante con una condotta non proprio ottima".
Il poliedrico attore si è potuto cimentare nel doppio ruolo di interprete/produttore nel corso della produzione. "Nei miei film precedenti, ero solo un attore", ha spiegato Boyega. "Questa volta ero anche un produttore, e ho apprezzato la sfida di dovermi dimostrare all’altezza di questa forma di comando, co-producendo insieme ad uno studio che ammiro, recitando in un ruolo fantastico e lavorando con Steven – una persona con la quale desideravo tanto collaborare dopo aver ammirato il suo incredibile lavoro su Spartacus e Daredevil".
A proposito del su o rapporto con il regista, l'attore ha sottolineato che: "Una delle cose che fanno di lui un grande realizzatore è la sua capacità di collaborare, e i suoi commenti sono sempre accuratissimi. Nel corso della mia carriera sono stato fortunatissimo ad aver incontrato registi dotati in egual misura di conoscenze tecniche e artistiche, e Steven sa dirigere mantenendo una soluzione di continuità tra le due. Sembrava che fossimo una sola persona. È fantastico".
Il duplice ruolo di star e produttore ha presentato una serie di sfide complesse per Boyega, cosa che ha finito col migliorare l'intera produzione. "È stato interessante recitare ed essere contemporaneamente un produttore, perché ogni decisione che ho contribuito a prendere riguardo al film ha influito sul mio ruolo. Che si trattasse di scegliere gli altri attori, o stabilire scene, sequenze d'azione, dialoghi, era tutto un puzzle in cui le decisioni che prendevano contribuivano a sostenere il personaggio come io lo sentivo".
L’ispirazione che il giovane Boyega aveva provato nel vedere Elba sul manifesto di Pacific Rim pochi anni prima, è stata non solo la chiave per l'impatto generale che il film si riproponeva di avere sul pubblico, ma anche quella che ispirato John Boyega per il suo personaggio. E ora tocca al pubblico dare all'attore di Star Wars la prova che la sua interpretazione è stata all'altezza del film e della saga, che siamo sicuri non finirà con questa seconda pellicola.
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