La colonna sonora è Life on Mars di David Bowie. Il luogo è Cape Canaveral. Il protagonista è Elon Musk. La storia è quella del Falcon Heavy, il super-razzo della Space Exploration Technologies Corporation (SpaceX). Lo scorso 6 febbraio, il razzo è partito dalla Terra in direzione di Marte. L'obiettivo era provare che questo nuovo vettore era in grado di andare in orbita e non solo. La novità è che il razzo è il più grande mai realizzato da Space X e anche che è capace di portare in orbita un carico di 54 tonnellate, tra i 160 e 2.000 chilometri dalla Terra, e oltre 22.000 chilogrammi nell'orbita geostazionaria, cioè a quasi 36.000 chilometri di quota.
Perché è stato importante questo evento astronautico? Semplice, con il Falcon Heavy si può riaprire seriamente la strada verso le stelle. La Luna, prima di tutto, ma l'obiettivo di Musk è Marte. Lo aveva annunciato nel 2016. Entro dieci anni, secondo il magnate americano, andremo su Marte per colonizzarlo.
Un sogno, forse. Ma i sogni sono necessari alla scienza e da sempre i sogni degli scienziati, o dei folli come Musk, sono generati dalla fantascienza. Il magnate americano assomiglia tanto a quel Delos David Harriman, imprenditore spregiudicato, creato dalla penna di Robert Heinlein. Lo scrittore americano nel romanzo breve L'uomo che vendette la Luna, pubblicato nel 1950, sembra aver descritto 6 decadi prima la personalità di Elon Musk. Nella storia di Heinlein, Harriman è ossessionato dalla Luna. Vuole colonizzarla e, nonostante molte avversità e i costi elevati dell'impresa, non si arrende e sogna di portare, da capitalista quale è, l'uomo sulla Luna. E ci riesce a costruire l'astronave per il nostro satellite, grazie a diaboliche operazioni finanziare.
Nel 2015, Cory Doctorow scrive anche lui un romanzo breve dal titolo L'uomo che vendette la Luna (in Italia pubblicata in ebook dalla Delos Digital e in cartaceo dalla Delos Books), A differenza di Heinlein, lo scrittore canadese ribalta la prospettiva. A portarci tra le stelle non è un capitalista, ma un nerd, un tipico umano dei nostri tempi. Un sognatore che vive di tecnologia e fantascienza.
E se ci pensate, Elon Musk, è un po' la sintesi dei due personaggi creati da Heinlein e Doctorow: un sognatore, capitalista e nerd. Basta pensare che l'impresa che ha portato in orbita il super-razzo è si scientifica, così come imprenditorialmente ineccepibile, ma anche evidentemente concepita da un nerd un po' “folle”. La capsula Dragon (usata anche per i rifornimenti alla Stazione spaziale internazionale) che si trovava in cima al razzo di Musk conteneva una Tesla Roadster, l'automobile creata sempre dall'imprenditore americano, che è stata lanciata in direzione di Marte, con a bordo un fantoccio di astronauta e come sottofondo la canzone Life on Mars di David Bowie. Solo un nerd, folle e sognatore poteva concepire una tale impresa spaziale. E, siamo sicuri, che Musk è un gran patito di fantascienza e, forse, solo uno come lui ci potrà davvero portare su Marte e farci tornare a sognare, portando l'uomo a superare i propri limiti.
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