Malgrado il successo al botteghino di Star: Gli ultimi Jedi abbia sorpreso gli analisti di settore, la risposta dei fan è stata almeno discordante, divisa tra chi applaudiva le scelte per certi versi sovversive del regista e chi le condannava in quanto non coerenti con lo spirito di Star Wars.
È stata persino promossa una petizione per rimuovere Gli ultimi Jedi dal "canone" ufficiale, che ha già raccolto nel momento in cui scriviamo quasi quarantamila firme.
Che la cosa potesse non essere proprio tranquilla l'aveva anticipato con questo simpatico tweet:
Così Business Insider è andato a chiedere al regista Rian Johnson come stia vivendo questa controversia, che lo ha coinvolto anche direttamente su Twitter.
Un amore violento
Johnson è consapevole per sua stessa esperienza di quanto i fan siano profondamente appassionati e legati, a volte violentemente affezionati alla saga, come ha potuto sperimentare su Twitter:
Ma questo è perché ci tengono veramente e si sentono male quando si aspettano qualcosa di specifico e non lo ottengono da ciò che amano.
Ma lui non la prende sul personale, anzi pensa sia parte del suo lavoro e che ogni fan ha una lista di come dovrebbe e non dovrebbe essere un film di Star Wars, solo che sono ben pochi quelli accomunati dalle stesse idee.
George Lucas
L'amore per la saga è sempre stato così innato in Johnson da averlo spinto a frequentare la University of Southern California perché era la stessa presso la quale aveva studiato Lucas. Così come sapeva che per il creatore della saga i suoi film erano molto personali e non si era seduto pensando cosa avrebbe voluto il pubblico. Per cui non ha voluto scrivere Gli ultimi Jedi pensando a cosa avrebbero voluto i fan, perché non avrebbe funzionato: i fan gli avrebbero detto comunque che aveva rovinato la saga e oltretutto sarebbe venuto fuori un pessimo film.
Un cerchio chiuso
Il suo piano era sempre stato di ripartire dalla fine di Il risveglio della Forza, dare consistenza ai personaggi e lasciare il pubblico in un posto in cui fossero entusiasti all'idea delle cose a venire, che fossero più coinvolti con i personaggi stessi. Ma soprattutto, voleva che fosse un'esperienza completa, che gli spettatori uscissero dalle sale con la sensazione di avere vissuto una storia completa.
Le scelte spiazzanti
Come sa chi ha visto il film (che non spoilereremo qui), il regista ha compiuto alcune scelte scioccanti, almeno fino all'arrivo di Star Wars Episode IX, ma ci tiene a sottolineare come lui stesse lavorando alla sceneggiatura degli Ultimi Jedi mentre veniva girato Il risveglio della Forza, per cui i suoi unici spunti erano la sceneggiatura del film precedente e le riprese in atto, non esistevano ancora tutte le teorie comparse online dopo l'uscita del settimo capitolo.
Una cosa era certa: voleva evitare che il rapporto Kylo Ren (Adam Driver)/Snoke (Andy Serkis) fosse solo uno specchio di quello Imperatore/Darth Vader.
Senza contare la scelta relativa a Luke Skywalker (Mark Hamill) e all'intera mitologia degli Skywalker, ma ammette anche di non sapere cosa stiano scrivendo JJ Abrams e Chris Terrio (Fargo), per cui le possibilità sono infinite.
A prescindere dalle reazioni dei fan, evidentemente Kathleen Kennedy e il binomio Disney/Lucasfilm sono rimasti molto soddisfatti dal suo lavoro, visto che hanno accettato il suo progetto di una trilogia interamente nuova legata a Star Wars ma slegata dalla trama principale, di cui dirigerà il primo film e scriverà tutti e tre i capitoli.
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