Sembrerà impossibile, ma il mondo di Star Wars Gli ultimi Jedi e di Annientamento sono più vicini di quanto sembri: il collegamento più ovvio è la presenza (per quanto breve) di Oscar Isaac, nei panni di David, marito della protagonista, la biologa Lena Kerans (la quale, al contrario del romanzo, ha un nome vero e proprio), il quale aveva già lavorato con il regista Alex Garland in Ex-Machina; il secondo, per quanto strano, è come per lo stesso Isaac fosse letteralmente una passeggiata passare da un set all'altro, visto che buona parte delle scenografie di Annientamento sono state realizzate nei (pochi) spazi non occupati dei Pinewood Studios di Londra, dove viene girata l'intera nuova saga di Star Wars.

Ma, come ha raccontato Comingsoon.net, invitato sul set, il passaggio era ancora più strano quando si passava da enormi green screen a una sorta di casa vittoriana avvolta nell'edera, una delle scenografie del film basato sul primo dei tre romanzi di Jeff VanDerMeer, ovvero La trilogia dell'Area X, i cui capitoli seguenti sono Autorità e Accettazione.

Esattamente come nel romanzo, un'area remota degli Stati Uniti è diventata off limits dopo che uno strano effetto chiamato The Shimmer, rende inutilizzabili gli apparecchi elettronici, distorce la percezione di spazio e tempo e gradualmente decompone e poi ricompone animali, piante e esseri umani al suo interno.

La dottoressa Kerans fa parte del dodicesimo team inviato nell'Area X e come potete immaginare, i loro predecessori sono andati incontro a destini almeno spiacevoli se non misteriosi: alcuni non hanno mai fatto ritorno, altri sono tornati impazziti, altri senza alcun ricordo di essere mai partiti e soprattutto, malati di un cancro che li uccide nell'arco di pochi mesi, ovvero esattamente quanto accaduto al marito della protagonista.

Con lei partono Jennifer Jason Leigh (Anomalisa), psicologa e capo del team, il perito Tessa Thompson (Thor: Ragnarok), e l'antropologa Anya Thorensen (Gina Rodriguez). La loro missione è mappare l'area, raccogliere campioni e registrare ogni evento, senza farsi contaminare dall'area stessa. Ma come è ovvio, le cose non andranno come previsto.

Come non lo sono andate a livello di uscita cinematografica: una proiezione a un pubblico campione ha ottenuto risultato negativi, il che ha portato i due principali produttori allo scontro.

Da una parte Scott Rudin, produttore di The Social Network e il recente indie lodato da pubblico e critica Lady Bird, dall'altra David Ellison, produttore del fallimentare Geostorm e di Terminator Genisys, il quale seppure andato bene al botteghino non è stato ben accolto da pubblico e critica.

Di conseguenza, con un budget di cinquantacinque milioni di dollari, Ellison non desiderava rischiare con un film definito troppo intellettuale e complicato, imponendo un nuovo montaggio e finale.

Ma Rudin, dalla parte del regista Alex Garland, aveva l'ultima voce sul montaggio finale, risultato: ecco entrare in scena Netflix, il quale assumendosi buona parte del budget del film lo posterà direttamente online in tutto il mondo diciassette giorni dopo l'uscita americana, prevista il 23 febbraio 2018.

È troppo presto per dire se Netflix deciderà di portare avanti la trilogia dell'Area x nel caso di un insuccesso nei cinema americani, ma il regista Alex Garland ha garantito di avere concepito il film come una storia autoconclusiva rispetto al primo romanzo, per cui non resta che aspettare l'arrivo di Annientamento su Netflix, per scoprire cosa accadrà al dodicesimo team che andrà addentrandosi in un posto che non ama molto gli esseri umani.

Nel frattempo vi lasciamo con il più recente trailer americano e quello in italiano.